A Terni
Arbitra aggredita da dirigente di squadra giovanile: “Meriti di fare la fine di Ilaria Sula”
L'episodio negli spogliatoi, a fine primo tempo, durante una partita di allievi under 17. "Eri da ammazzare da piccola”. Ammenda anche alla società, che prende le distanze
News - di Redazione Web

Inibito fino al 2028 e società multata di 500 euro. È il bilancio dell’aggressione ai danni di un’arbitra di calcio, che durante una partita degli allievi under 17 si è sentita apostrofare delle frasi insopportabili da un dirigente dello Sporting Terni. “Dovresti fare la fine di Ilaria”, le parole dell’uomo, “evidente riferendosi al recente omicidio di Ilaria Sula, uccisa a Roma ma residente a Terni”, ha scritto il giudice sportivo nel provvedimento. Episodio ancora più grave considerando la categoria giovanile delle squadre in campo. L’uomo sarà squalificato per oltre tre anni e mezzo, fino al 31 dicembre 2028.
Gli insulti sono scattati nello spogliatoio, secondo quanto ricostruito nella notizia di Nazione e Corriere dell’Umbria. Il giudice sportivo ha riportato che il dirigente “tra il primo ed il secondo tempo entrava nello spogliatoio dell’arbitro, contestando la sua condotta a voce alta e registrando il colloquio con il telefono”. Stando al provvedimento di squalifica, le frasi con il riferimento a Ilaria Sula sarebbero arrivate dopo che l’uomo avrebbe interrotto la registrazione.
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Sula aveva 23 anni, studentessa di Terni che viveva a Roma, uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Mark Samson, 23 anni, lo scorso marzo. Il corpo è stato ritrovato in una valigia buttata in un dirupo sulle campagne dei Monti Prenestini. Era scomparsa il 25 marzo, il corpo è stato ritrovato soltanto il 2 aprile. Secondo l’autopsia sul corpo della ragazza sarebbero stati riscontrati ematomi, graffi e unghie rotte. Samson è reo confesso. Accusata anche la madre del ragazzo, di concorso nell’occultamento del cadavere. Il caso ha riempito per giorni le pagine della cronaca nazionale insieme con il femminicidio di Sara Campanella, anche lei studentessa universitaria, 22 anni, uccisa a Messina, per il quale è stato fermato un collega della vittima.
“Eri da ammazzare da piccola”, una delle frasi apostrofare alla ragazza. E ancora: “A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello”. L’arbitro ha allora espulso il dirigente “che però faceva resistenza ad allontanarsi – si legge ancora nel provvedimento del giudice sportivo -, nonostante il fattivo intervento dei dirigenti della squadra avversaria”. Alla ripresa del gioco, anche se dall’esterno, l’uomo avrebbe continuato a deridere e offendere l’arbitro. Anche “simulando l’abbaiare di un cane”.
La partita è finita 4 a 0 per la Sangemini sport. Ammenda di 500 euro alla società di Terni “in quanto, tra il primo ed il secondo tempo, l’arbitro udiva provenire dallo spogliatoio (come tale identificato perché veniva fatto espresso riferimento al punteggio a proprio sfavore di 0 a 3) gravissimi insulti di stampo sessista e varie minacce”. All’ANSA il presidente dello Sporting Terni, Maurizio Gambino, ha rilasciato delle dichiarazioni dissociandosi dal comportamento del dirigente: “Molti di noi erano presenti con commozione e dolore ai funerali di Ilaria Sula e anche per questo l’accaduto ci colpisce molto”.