Il film

‘Ciao bambino’: l’opera prima di Edgardo Pistone che mostra l”altra Napoli’, dove c’è del bello anche nel tragico

L'esordio del regista che ha reso protagonisti il proprio quartiere e tanti giovani e bravissimi attori. La pellicola, premiata alla Festa del Cinema di Roma e candidata ai David di Donatello, è stata girata in bianco e nero. La sceneggiatura è stata scritta da Pistone con Ivan Ferone. A produrre il lungometraggio, dedicato a Gaetano Di Vaio: Bronx Film, Anemone Film, Mosaicon Film, Minerva Pictures Group, con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo, Regione Campania e della Film Commission Regione Campania

Spettacoli - di Andrea Aversa

14 Aprile 2025 alle 15:45

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Fonte locandina del film
Fonte locandina del film

Tu non parli mai di te“, ha detto Attilio ad Anastasia. “Che vuoi sapere?“, gli ha chiesto lei. “Tutto, anche le cose più inutili“, le ha risposto il giovane. Il dialogo tra i due ragazzi è tra i più belli del film Ciao Bambino, primo lungometraggio del 35enne regista Edgardo Pistone. Una storia ambientata a Napoli nel Rione Traiano, quartiere dove il regista è nato, cresciuto e vive tutt’oggi. La pellicola è stata girata in bianco e nero. Questo ha dato maggiore esaltazione alla recitazione degli attori e ai luoghi del film.

Ciao Bambino

Protagonisti, appunto, gli adolescenti Attilio ed Anastasia, interpretati da Marco Adamo e Anastasia Kaletchuk. Lui ama stare con i propri amici, coetanei come lui e incerti rispetto al proprio futuro. La sua vicenda si sviluppa a partire da tre eventi fondamentali: l’uscita del papà (ruolo ricoperto da Luciano Pistone) dalla prigione (episodio che gli farà conoscere un temibile usuraio, interpretato da Pasquale Esposito), il suo rapporto con il farabutto Martinelli (ruolo ricoperto da Salvatore Pelliccia) e l’incontro proprio con Anastasia. Quest’ultima è costretta a prostituirsi e il suo sfruttatore è per l’appunto Martinelli che affiderà ad Attilio la sua protezione.

La regia di Edgardo Pistone

In questo contesto tragico e disagiato, AttilioAnastasia impareranno ad amarsi. I due ragazzi saranno costretti a fare delle scelte, decisioni che segneranno la crescita di Attilio. Il film si muove, non solo attraverso lo sviluppo della trama, ma anche tramite gli sguardi dei protagonisti. Tra degrado e abbandono, la forza e la determinazione dei due giovani saranno le caratteristiche decisive per l’evoluzione della narrazione. Quest’ultima è raccontata in chiave ‘neo realista’, nella quale Napoli è spogliata dei cliché per mostrare il suo lato più oscuro ma anche quello più sensibile.

14 Aprile 2025

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