La trattativa a Napoli

Il disservizio retribuito, chiuso il caso Anm e quello della strana ‘epidemia’ che ha colpito i suoi dipendenti: vittime i cittadini

L'azienda e i sindacati hanno trovato un accordo su alcune indennità arretrate. In pratica, l'alto tasso di operatori in malattia, pare sia stata più una sorta di protesta per fare pressione e ottenere ciò che si voleva. È emersa anche una chicca: in Anm non ci sarebbero modalità chiare per il controllo sulle assenze e presenze del personale. A rimetterci, come sempre, i cittadini

Editoriali - di Andrea Aversa

1 Aprile 2025 alle 15:31

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Fonte l’Unità e la pagina Facebook dell’Anm. Nelle immagini la metropolitana linea 1 chiusa
Fonte l’Unità e la pagina Facebook dell’Anm. Nelle immagini la metropolitana linea 1 chiusa

Presenze non registrate, dipendenti che non avrebbero l’abitudine di timbrare il cartellino, interruzione del servizio pubblico a causa dell’indisposizione per malattia di decine di operatori, indennità arretrate e un accordo che avrebbe accontentato tutti, sulla pelle dei cittadini. In pratica sarebbe questo l’assurdo scenario nel quale si è verificato il fine settimana nero del trasporto pubblico a Napoli. Non solo lo sciopero già previsto ma anche la chiusura, per due giorni, di metropolitane e funicolari dell’Azienda napoletana mobilità (Anm) che non hanno funzionato perché gran parte del personale era in malattia.

Il caso Anm e la strana malattia che ne ha colpito i dipendenti

Una sorta di improvvisa ‘epidemia’ che ha colpito molti operatori di Anm. Dal comunicato stampa pubblicato dall’azienda ieri, ovvero il giorno dopo del disastro che ha fatto anche infuriare, giustamente, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, è stato scritto che, “presso la sede direzionale di Anm i rappresentanti delle OO.SS e i Vertici Aziendali si sono incontrati per discutere del processo di rilevazione della presenza. Si sono analizzate le procedure riguardanti le differenti famiglie professionali e ci si è accordati su un percorso di progressiva omogeneizzazione. In accordo con i rappresentanti dei lavoratori l’Azienda ha stabilito di proseguire con la verifica della coerenza tra la presenza dei lavoratori e l’erogazione delle relative spettanze con l’intento di elargire, in breve tempo, le somme dovute a valle delle verifiche effettuate“.

A Napoli i cittadini subiscono un servizio pubblico dei trasporti indecente

Dunque, problema risolto: non ci saranno più dubbi sulle presenze o assenze dei dipendenti Anm e saranno pagati gli arretrati a chi spettano. Intanto, secondo quanto riportato da Il Mattino, la Prefettura sta facendo delle verifiche motivate da una possibile e ingiustificata sospensione del servizio pubblico. Insomma, pare che il disservizio patito da cittadini e turisti sia stato un incidente di percorso, persino ‘retribuito’, visti i recenti accordi tra Anm e sindacati. Peccato che a farne le spese sono sempre i cittadini costretti da decenni a subire un servizio pubblico indecente.

1 Aprile 2025

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