L'evento
Totti a Mosca, il polverone per il viaggio in Russia: “Uomo di sport, rinuncio se me lo chiedono autorità competenti”
La nota all'ANSA. "Non sono un politico né un diplomatico, non avrei problemi ad andare a Kiev". In città da settimane i manifesti pubblicitari: "L'imperatore sta tornando nella Terza Roma"
Sport - di Redazione Web

Francesco Totti non ha risposto a nessuna delle domande di Valerio Staffelli, inviato del programma satirico Mediaset “Striscia la Notizia”, che voleva consegnargli l’emblematico tapiro d’oro per l’ultimo polverone. L’ex capitano della Roma, tra i calciatori italiani più forti delle ultime generazioni, è finito al centro di una polemica che ha superato anche i confini italiani per via di un incontro cui dovrebbe partecipare a Mosca il prossimo 8 aprile. Ai tempi della guerra con l’Ucraina, l’opportunità di andare in Russia ha provocato un vero e proprio caso. Oggi Totti ha chiarito, si è detto intenzionato a partecipare all’evento a meno che non arrivi “una richiesta da parte di un organo competente per non partecipare all’evento”.
L’evento in questione è legato all’International Rb award, organizzato da un sito russo che si occupa di sport e scommesse, Bookmaker Ratings, a partire dal 2018. In passato sono stati ospiti altri calciatori molto noti come l’ex capitano della Juventus Alessandro Del Piero e l’ex Inter e Pallone d’Oro portoghese Luis Figo. Il “Pupone”, com’era stato soprannominato dalla tifoseria romanista, è da tempo testimonial di Betsson Sport. A mosca da settimane sono apparsi manifesti promozionali con la sua immagine per pubblicizzare l’evento. “L’imperatore sta tornando nella Terza Roma”, si legge sui cartelloni.
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“Il mio viaggio di lavoro a Mosca, da giorni, suscita infinite polemiche. Ma io non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo. L’ho sempre fatto: prima come calciatore e adesso in una nuova veste. Da anni vado in tutti i Paesi in cui mi invitano a parlare di sport e non avrei problemi ad andare a Kiev, per le stesse finalità”, si legge nella nota. “Detto questo, se mi arrivasse una richiesta da parte di un organo competente per non partecipare all’evento di Mosca non esiterei un momento a fare un passo indietro” mentre “tutto il resto trovo che siano solo ipocrisie e speculazioni di chi vuole trarre visibilità attraverso il mio nome”.
Altre fonti vicine all’ex calciatore citate sempre dalla stessa agenzia di stampa, osservano che “la sua carriera in campo e fuori parli per lui, viste le decine di iniziative negli anni a favore della pace. Sono migliaia, infine, i brand e i viaggiatori che per business ogni giorno hanno rapporti commerciali con la Russia”. Le polemiche sono esplose anche considerando i tanti paletti, i distinguo e le misure prese in ambito sportivo nei confronti della Federazione russa dopo l’invasione dell’Ucraina a inizio 2022 e mentre con il ritorno sulla scena internazionale del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono ripresi i negoziati per la pace. I tifosi si sono divisi. Già nel 2021 Totti è stato ospite di un evento a Mosca, invitato dal dipartimento del Turismo di Mosca, prima dell’invasione del 2022 ma dopo quella della Crimea e del Donbass nel 2014 che si possono considerare come gli antefatti del conflitto attuale, quando però un caso del genere non faceva notizia.