Tragedia in Val Venosta
Cade nel vuoto in montagna: è morto Robert Fliri, addio al padre della scarpa-guanto Five Fingers
La tragedia durante un’escursione di sci-alpinismo. L’idea era nata all’Accademia di design nel 1999. Fliri lascia la moglie e due figli
News - di Redazione Web

Robert Fliri è caduto nel vuoto per circa 300 metri in Val Venosta in un’escursione di sci alpinismo. È morto a 48 anni l’inventore delle “Five Fingers”, la scarpa innovativa e futurista amatissima e utilizzatissima per le attività outdoor arrivata persino a essere utilizzata in competizioni sportive di altissimo livello. Quando sono intervenuti i soccorritori, per l’uomo non c’era già più nulla da fare. Troppo gravi i traumi riportati nell’incidente.
Fliri era altoatesino, originario di Naturino. Si era trasferito con la moglie e i figli a Gargazzone, nella Valle dell’Adige. Era stato studente di design. Si inventò le “Five Fingers”, una tipologia di scarpa con le cinque dita separate che riproducesse la sensazione di essere a piedi nudi, con una suola sottile e flessibile, adattabile al piede umano, per muoversi meglio nella natura. Il modello venne introdotto sul mercato nel 2005. È amatissimo da molti che praticano sport e attività outdoor come vela, kayak, o canoa.
- Travolta dalla valanga, è morta la snowboardista olimpionica Sophie Hediger mentre faceva freeride
- Abbattuta l’orsa KJ1, l’operazione nei boschi del Trentino dopo il decreto di Fugatti: “Follia ursicida”
- Tragedia in montagna: morti il nazionale di sci Jean Daniel Pession ed Elisa Arlian sul Monte Zerbion
- Colpita da un fulmine, l’escursionista Evelina Tomasoni muore a 53 anni
Il progetto fu concepito alla facoltà di design della Libera università di Bolzano. A produrle il marchio italiano Vibram. La creazione è stata insignita di diversi riconoscimenti tra cui l’inserimento tra le migliori invenzioni del 2007 della rivista statunitense Time e il Premio Italiano della Creatività del 2008. Soprannominata scarpa-guanto, la “Five-Fingers” venne utilizzata da Ted McDonald nel 2006 alla maratona di Boston: da quel momento venne soprannominato come “Barefood Ted”. Nel 2009 approdò anche alla maratona di New York.
Visualizza questo post su Instagram
Tutto nato da una proposta avanzata nel progetto di un professore all’Accademia di design nel 1999. “Quando ancora andavo a scuola – ha raccontato Fliri all’ANSA – spesso facevo delle passeggiate. Sono un figlio della montagna, ho fatto il boscaiolo, e ho passato lunghi periodi nel maso dei miei nonni, sopra Naturno, in Alto Adige. Ho sempre cercato un maggiore contatto con la natura, e così, un poco alla volta, ho iniziato a camminare scalzo, anche in montagna”.
Fliri è morto nell’ambiente che amava, che lo ispirava e che non aveva mai abbandonato fin dall’infanzia. È caduto mentre con due compagni era sulla via del rientro, a circa 3.400 metri d’altezza, sulla Punta Oberettes in Val di Mazia. A lanciare l’allarme i compagni di cordata. Sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino di Malles Venosta, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e l’elisoccorso Pelikan 3.
“Con il cuore pesante, piangiamo la perdita di Robert Fliri, la mente visionaria dietro Vibram FiveFingers. Il suo spirito innovativo ha portato alla creazione di calzature, o come le chiamava lui stesso ‘i guanti per il piede’, che hanno ridefinito il nostro legame con la terra sotto di noi”, si legge nella Nota di cordoglio di Vibram FiveFingers. “Robert era un visionario, un innovatore e un uomo che vedeva il mondo in modo diverso. La sua passione per il movimento e la natura ha ispirato qualcosa che è andato oltre; ci ha dato un nuovo modo di vivere la vita. La sua eredità continuerà in ogni impronta lasciata da coloro che ha ispirato. I nostri pensieri sono con i suoi cari in questo momento difficile. Robert, la tua visione e la tua passione saranno per sempre parte di Vibram”.