La strage

Paderno Dugnano, il fascino per l’estrema destra del 17enne che sterminò la famiglia: dal “Mein Kampf” alle frasi di Mussolini

Cronaca - di Redazione

5 Marzo 2025 alle 12:43

Condividi l'articolo

Triplice Omicidio a Paderno Dugnano in via Anzio Milano – Italia – Cronaca Domenica, 01 Settembre, 2024 (Foto di Marco Ottico/Lapresse) Triple Homicide in Paderno Dugnano on Via Anzio Milan, Italy – News Sunday, 01 September, 2024 (Photo by Marco Ottico/Lapresse)
Triplice Omicidio a Paderno Dugnano in via Anzio Milano – Italia – Cronaca Domenica, 01 Settembre, 2024 (Foto di Marco Ottico/Lapresse) Triple Homicide in Paderno Dugnano on Via Anzio Milan, Italy – News Sunday, 01 September, 2024 (Photo by Marco Ottico/Lapresse)

Un quadro psicologico tanto complicato quanto fragile, oltre ad una “simpatia” per il pensiero di estrema destra, come dimostrano le sue letture. È il quadro che emerge dietro la strage compiuta lo scorso primo settembre da Riccardo C., il ragazzo oggi 18enne che ha sterminato a coltellate genitori e il fratello minore, Lorenzo, 12 anni, a Paderno Dugnano, in provincia di Milano.

Quella sera Riccardo, dopo aver festeggiato in famiglia il compleanno del padre Fabio assieme al fratello e alla madre Daniela, attese la notte per compiere la strage: utilizzò un coltello da cucina per sferrare 57 fendenti contro il fratello minore e altri 51 per i genitori, svegliati dalle grida del figlio.

Ai pm dei minori Elisa Salatino e Sabrina Ditaranto, come riferisce oggi Repubblica riportando gli atti dell’indagine dei carabinieri, conclusa da pochi giorni con la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura minorile di Milano, Riccardo raccontò così quegli attimi: “Mio padre mi ha detto di fermarmi, di lasciare giù il coltello e io l’ho lasciato giù e mi sono allontanato. Poi si è girato verso mia madre e mio fratello, l’ho ripreso e l’ho colpito alla schiena”. A caldo il 17enne parlò così di quanto accaduto: “Volevo essere immortale, uccidendoli avrei potuto vivere in modo libero”.

C’è anche altro però. Sempre Repubblica cita infatti il ritrovamento di una copia del “Mein Kampf”, architrave ideologica del nazismo pubblicata nel 1925 da Adolf Hitler, sistemata su una mensola accanto al “Manifesto” di Karl Marx, a “Se questo è un uomo” di Primo Levi e alle “Centomila gavette di ghiaccio” con cui Giulio Bedeschi aveva raccontato la sua seconda guerra mondiale sul fronte russo.

La fascinazione per l’estrema destra viene confermata da alcuni discorsi di Benito Mussolini annotati a matita sul quaderno accanto ai disegni di aquile romane e fasci littori e agli appunti su lame e coltelli. Lo ribadisce anche un cugino del 18enne, che a verbale spiega che Riccardo “aveva delle sue idee politiche orientate a destra”.

M al di là dell’ideologia di un 17enne, dalle indagini e dalle stesse parole di Riccardo C. emerge lo spaccato di un ragazzo in difficoltà: “Avevo cominciato a distaccarmi da tutti — raccontava il 17enne dopo la strage — a sentirmi estraneo perché secondo me nessuno avrebbe mai capito, e appunto volevo scappare. Mi sono sempre sentito diverso”.

di: Redazione - 5 Marzo 2025

Condividi l'articolo