La storia della musica

‘The Köln Concert’ di Keith Jarrett, genio e improvvisazione in un unico disco: un capolavoro che abbiamo rischiato di non ascoltare

Quest'album ha compiuto 50 anni ed è una pietra miliare del jazz. Un'opera live, una perla del grande pianista, compositore e poli strumentista (non un semplice musicista) che inizialmente si rifiutò di suonare. Poi, invece, si è seduto al piano ed ha acceso la magia. Così, oggi, possiamo ascoltare questa meraviglia (per fortuna!)

Cultura - di Andrea Aversa

26 Febbraio 2025 alle 18:28 - Ultimo agg. 26 Febbraio 2025 alle 20:45

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Fonte la cover del disco
Fonte la cover del disco

Quando è entrato nella sala dove poi si è esibito, Keith Jarrett è andato subito verso il pianoforte. Ha visto che non era quello che aveva richiesto tramite il suo staff. Si è arrabbiato ed ha deciso di non suonare più. Così, quel 24 gennaio 1975, il pubblico del Teatro dell’Opera di Colonia ha rischiato di non poter ascoltare uno dei musicisti, compositori e pianisti più grandi di sempre. Lo stesso rischio lo ha corso chi ha poi avuto la fortuna di acquistare, farsi prestare o regalare o semplicemente ascoltare ‘The Köln Concert‘, disco pubblicato dalla ECM e diventato l’album solista di jazz più famoso al mondo che ha venduto oltre 3 milioni di copie.

‘The Köln Concert’ di Keith Jarrett

Jarrett era in tour in Europa dal 1973 e quella di Colonia era la tappa tedesca. Quella sera, oltre ad aver notato un pianoforte diverso da quello con il quale avrebbe dovuto suonare (un Bösendorfer 290 Imperial), fece notare all’ organizzatrice dell’evento che lo strumento non era ben accordato e che uno dei pedali era danneggiato. Alla fine, lo staff tecnico del teatro, riuscì semplicemente ad aggiustare e ad accordare il pianoforte. La cosa non soddisfò Jarrett che però si esibì lo stesso, cedendo alle ‘pressioni’ di manager e organizzatori. O semplicemente cedette alla voglia che il pubblico, in trepidante attesa, aveva di ascoltarlo. Così Jarrett si è seduto al pianoforte ed ha iniziato a suonare.

La storia del concerto

Il canovaccio, lo spartito, non erano stabiliti. Lo erano di certo nella mente del musicista. Jarrett nota dopo nota, senza forse neanche sapere quale potesse essere il tasto successivo da toccare, premeva i pedali dello strumento e accompagnava con la sua voce la musica che stava creando e suonando allo stesso tempo. Il compositore jazz (e non solo) ha dato sfoggio di tutto il suo genio, improvvisando per poco più di un’ora, aprendosi a più generi musicali e incantando chi lo ha sentito. Per fortuna qualcuno decise di registrare quel momento unico e meraviglioso che Jarrett e Manfred Eicher, manager della ECM, valutarono ‘coerente’ e di qualità. Così, dopo averlo ascoltato, decisero di farne l’album che oggi tutti gli amanti della musica conoscono e non possono non avere: ‘The Köln Concert‘ di Keith Jarrett.

26 Febbraio 2025

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