I dati Ipsos
Il sondaggio su Trump, il presidente Usa non piace agli italiani: pessimismo sugli effetti delle sue politiche

Se Giorgia Meloni appare ormai ben disposta a mollare gli alleati europei e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, con cui è andata “d’amore e d’accordo” nell’ultimo biennio, riuscendo a strappare un posto da vicepresidente esecutivo e di commissario per coesione e riforme, in favore di Donald Trump, lo stesso non vale per gli italiani.
Lo spiega bene un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera. I dati infatti fanno emergere uno spaccato in cui gli italiani sono a dir poco diffidenti dal nuovo-vecchio corso intrapreso a Washington cl ritorno alla Casa Bianca del tycoon.
Quando è passato meno di un mese dall’insediamento di Trump, la maggioranza assoluta degli italiani, il 52 per cento, ha un giudizio negativo sulla nuova presidenza: è largamente minoritaria, il 28%, la quota di italiani che apprezza la svolta impressa da Trump alle politiche di Washington.
A questi giudizi contribuiscono ovviamente gli orientamenti politici degli intervistati: coloro che votano per i partiti di maggioranza hanno percentuali di apprezzamento superiori al 50%, anche se un terzo di loro esprime voti negativi.
Tra i partiti di opposizione la bocciatura è pressoché totale. Tra gli elettori del Partito Democratico la “condanna” di Trump arriva all’87 per cento, mentre è più sfumata la percentuale in quelli del Movimento 5 Stelle, col loro leader che ancora oggi fa fatica a prendere le distanze da Trump: un quarto degli elettori pentastellati mostra infatti di apprezzare il tycoon, pur manifestando perplessità e paura soprattutto sulle prossime scelte del presidente.
Proprio il capitolo sui futuri passi dell’amministrazione Trump è quello che desta maggiore preoccupazione. Il 58 per cento degli intervistati pensa che l’economia mondiale e gli scambi commerciali non vedranno benefici dal nuovo corso Usa, iniziato a suon di dazi verso i “nemici” o presunti tali.
Nessun ottimismo neanche per lo sviluppo dei futuri rapporti con l’Europa: prevale infatti chi dubita che potranno esserci miglioramenti (57%), contro il 22% che scommette invece sul contrario, con un 43% che pensa che Trump miri a indebolire l’Unione Europea.