Il torturatore libico

Meloni in fuga dal caso Almasri, l’informativa in Parlamento con Nordio e Piantedosi (e diretta tv dopo le polemiche)

Politica - di Redazione

4 Febbraio 2025 alle 15:05

Condividi l'articolo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Giorgia Meloni in fuga dal caso Almasri. Durante la riunione dei capigruppo in Parlamento il governo ha deciso che mercoledì alle 12:15 l’informativa sul caso del generale libico rispedito dal governo in patria nonostante il mandato d’arresto della Corte penale internazionale sarà tenuta dai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, entrambi indagati assieme alla premier e al sottosegretario Alfredo Mantovano dopo l’esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti.

Alla domanda delle opposizioni sul perché la premier non interverrà personalmente nel dibattito in Aula, il ministro dei rapporti col Parlamento Luca Ciriani ha spiegato che Meloni “ha ritenuto che i due ministri fossero adeguati a parlare”, per poi sottolineare che il governo “non scappa dal Parlamento. Abbiamo chiesto tempo per approfondire un fatto clamoroso. Sono due ministri molto importanti in grado di dare risposte adeguate”.

Opposizioni che fanno la faccia feroce, ma che al di là di dichiarazioni di rito appaiono in difficoltà anche nel capitalizzare una gestione della vicenda Almasri quantomeno deficitaria da parte dell’esecutivo.

Per la capogruppo Pd Chiara Braga la premier Meloni “continua a scappare dal Parlamento. L’informativa dei ministri Nordio e Piantedosi era il minimo dovuto, a fronte del fatto che la scorsa settimana è stata annullata”.

Punta invece sulle ricadute mediatiche della vicenda il deputato di Italia Viva Davide Faraone, ricordando che il partito di Renzi “avrebbe voluto che anche i cittadini italiani potessero ascoltare l’informativa che riguarda da vicino tutto il Paese ma ci hanno negato anche la diretta televisiva Rai che dovrebbe essere garantita per ogni evento di pubblica rilevanza”. Per la direttiva televisiva infatti è necessaria l’unanimità dei gruppi parlamentari ma, secondo quanto appreso da Repubblica, Lega e Forza Italia hanno manifestato la loro contrarietà alla richiesta delle opposizioni.

Proprio le polemiche innescate dal “no” alla diretta tv dell’informativa ha spinto la conferenza dei capigruppo a fare marcia indietro e procedere ad una via libera al live sui canali Rai durante l’informativa dei due ministri ma solo al Senato, prevista a partire dalle 15:30.

Prima di Nordio e Piantedosi, comunque, ad essere audito in Parlamento sarà il ministro degli Esteri Antonio Tajani, atteso mercoledì mattina in audizione di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato. Appuntamento fissato, formalmente per riferire sugli esiti del Consiglio Esteri Ue dello scorso 27 gennaio, ma che inevitabilmente toccherà anche il caso del torturatore libico.

di: Redazione - 4 Febbraio 2025

Condividi l'articolo