Il 30enne è in coma
Salvatore Sinagra, confessa l’aggressore dell’italiano pestato a Lanzarote: era sotto effetto di droghe

Ha confessato di aver brutalmente picchiato il 30enne italiano Salvatore Sinagra all’esterno di un bar di Lanzarote, nelle isole Canarie, affermando che in quei momenti era sotto di sostanze stupefacenti.
Per questo su decisione del tribunale di prima istanza numero 4 di Arrecife è stato convalidato il fermo del 25enne spagnolo di Lanzarote accusato dell’aggressione ai danni di Sinagra, il 30enne siciliano di Favignana, provincia di Trapani.
All’uomo viene contestato il reato di “lesioni gravi”: quanto alla confessione e alla questione relativa all’uso di droghe, la notizia è stata riferita all’agenzia LaPresse dai legali della famiglia Sinagra, sottolineando che “non c’era alcun motivo per commettere” questa aggressione perché i due non si conoscevano.
Quanto alle condizioni di Salvatore, che sull’isola da qualche anno aveva aperto un bar ma che a marzo avrebbe fatto ritorno in Italia, restano gravi e non ci sono stati miglioramenti: il 30enne resta in coma farmacologico dopo una delicata operazione alla testa per ridurre l’ematoma al cervello causato dall’aggressione.
Sinagra è stato picchiato fuori il locale Sin Nombre, uno dei locali più frequentati di Puerto del Carmen, senza un motivo reale, se non una precedente discussione nel locale avuta con un’altra persona. Secondo una prima ricostruzione Salvatore stava giocando al calciobalilla con degli amici quando vi è stato un battibecco con un gruppo di persone: uscito dal bar per fumare, sarebbe quindi stato aggredito.
Per incastrare il 25enne del posto sono state decisive le testimonianze di alcuni dei presenti al momento del pestaggio e le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Su decisione del tribunale di prima istanza numero 4 di Arrecife, dunque, il presunto autore dell’aggressione entrerà in carcere preventivo senza cauzione. Il fascicolo sul caso dovrebbe ora al tribunale di prima istanza numero 3 di Arrecife.