Tecnologia
Liang Wenfeng, il fondatore di DeepSeek: l’IA cinese che ha sconvolto il mondo e impaurito le big tech USA
Il fondatore del modello di ChatGPT cinese ha 40 anni, è figlio di un maestro elementare, ha allestito un team ristretto di giovani formatisi tutti in Cina
Tecnologia - di Redazione Web

Si chiama Liang Wenfeng il giovane ingegnere cinese, geniale, spuntato un po’ fuori dal nulla per l’Occidente che ha sconvolto il mondo dell’Intelligenza Artificiale. Da un paio di giorni non si parla che della sua applicazione DeepSeek, il chatbot che ha messo sotto sopra l’universo dell’IA e che ha scatenato un discreto panico sui mercati internazionali. “Sono molto sorpreso”, ha commentato a The China Academy. “Non avevamo intenzione di essere dirompenti, è successo per caso”.
DeepSeek secondo alcuni osservatori offre prestazioni dello stesso livello, se non di livello superiore, dei modelli di Intelligenza Artificiale sviluppati dai giganti americani come OpenAi, Meta e Anthropic. È stata resa disponibile lo scorso 20 gennaio. È un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), il nome tecnico è DeepSeek-R1, è stata sviluppata con investimenti di molto inferiori rispetto alle sue rivali. Lunedì, alla riapertura della borsa statunitense, sono crollate le azioni di Nvidia, l’azienda statunitense che produce chip che hanno permesso lo sviluppo delle IA.
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Lian Wenfeng, classe 1985, è originario di Zhanjiang, nel Guangdong. È figlio di un insegnante. A soli 17 anni è stato ammesso alla prestigiosa Zhejiang University, ha conseguito anche un master in ingegneria elettronica e dell’informazione. I media cinesi citano colleghi del settore che hanno descritto il ragazzo come uno dei più grandi “pensatori tecnologici nato negli anni ’80”, che passa le sue giornate a “leggere documenti, scrivere codici e partecipare a discussioni di gruppo”.
Ha fondato ufficialmente DeepSeek nel 2023. Il team è piuttosto ristretto: 132 persone, meno di un quinto di quelle che lavorano a OpenAi, in arrivo dalle prestigiose università di Tsinghua, Pechino, Behiang. Tutti laureati in Cina, la maggior parte sono neolaureati e stagisti dottorandi. “Negli ultimi anni, le aziende cinesi sono state abituate a vedere gli altri produrre innovazioni tecnologiche e noi appropriarcene per realizzare applicazioni in cambio di denaro, ma non dev’essere per forza così”, ha aggiunto al The China Academy.
L’azienda ha un approccio minimalista, completamente bottom-up, predilige l’assunzione di giovani creativi più di professionisti esperti. Liang Wenfeng si sposta continuamente nei giorni feriali, la maggior parte delle comunicazioni con lui avviene online. “Il nostro principio non è né vendere in perdita né cercare profitti eccessivi. Il nostro attuale modello di prezzi ci dà un modesto margine di profitto al di sopra dei nostri costi”, ha precisato Liang. Circola comunque il sospetto che dietro DeepSeek ci sia il governo di Pechino.