Arrivo previsto martedì
Altri migranti spediti in Albania: 49 sulla terza nave dopo i primi due flop del governo Meloni
La nuova operazione con la Cassiopea dopo che i giudici non avevano convalidato i trattenimenti le altre due volte. Altri 53 migranti hanno presentato spontaneamente il passaporto per evitare il trasferimento
Giustizia - di Redazione Web

Questa volta sono 49 i migranti a bordo della nave italiana partita verso l’Albania, dove saranno destinati ai controversi centri per richiedenti asilo realizzati dal governo Meloni: mai così tanti. Le due precedenti operazioni del genere erano state molto discusse perché, oltre ad aver previsto costi enormi a fronte di spedizioni di poche persone, il tribunale di Roma non aveva convalidato i trattenimenti dei migranti, che erano stati riportati in Italia e rilasciati.
I migranti sono stati soccorsi negli ultimi giorni dalle autorità italiane. La nave è la Cassiopea, un pattugliatore della Marina Militare, è partita domenica mattina. Secondo quanto rivelato da una fonte al Post, l’arrivo è previsto per martedì mattina. I centri, allestiti a Shengjin e a Gjader per accogliere migranti adulti, maschi, provenienti da Paesi considerati “sicuri”, soccorsi in acque internazionali da autorità italiane – sono rimasti vuoti dopo i primi due trasferimenti. La loro gestione è totalmente a carico dello Stato italiano.
- Meloni insiste sui centri migranti in Albania e smentisce Salvini al Viminale: “Open Arms? Scelte politiche e non reati”
- Migranti in Albania, il costoso flop di Meloni: Cpr vuoti e agenti italiani “in vacanza” tra saune e gite
- Migranti in Albania, la grande ritirata italiana: flop Meloni, il governo richiama il personale
- Patto Italia-Albania, non è solo uno spreco di soldi: inutili sofferenze per i migranti e istituzioni vilipese
A fronte dei flop clamorosi delle precedenti operazioni, il governo aveva ottenuto l’assegnazione della competenza sui casi alle Corti d’Appello e non più ai giudici dei tribunali. Anche questa decisione aveva scatenato molte polemiche, con una larga parte della magistratura che aveva osservato come la decisione potesse rallentare l’attività delle Corti d’Appello. Lo scorso 18 dicembre il Presidente della Corte d’Appello di Roma aveva deciso però di impiegare temporaneamente magistrati del tribunale.
Il ministero della Difesa ha fatto sapere che questa volta altri 53 migranti hanno spontaneamente presentato il passaporto per evitare il trasferimento in Albania, circostanza che il dicastero ha definito di “particolare rilievo” perché “consente di attivare le procedure di verifica delle posizioni individuali in tempi più rapidi anche a prescindere del trattenimento, aumentando le possibilità di procedere con i rimpatri di chi non ha diritto a rimanere in Ue”.