Il caso

Caso Appendino, i giudici fanno peggio della procura…

Giustizia - di Frank Cimini

21 Gennaio 2025 alle 19:00

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Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

La Cassazione aveva chiesto che fosse ricalcolata la pena inflitta all’ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, per i fatti di Piazza San Carlo del 3 giugno 1917, disordini e ondate di panico tra la folla che vedeva la partita tra Juventus e Real Madrid. I giudici della Corte di Appello del capoluogo piemontese hanno deciso la pena di un anno, 5 mesi e 23 giorni. I giudici sono stati più severi della Procura generale che aveva chiesto la condanna a 1 anno, 4 mesi e dieci giorni. Gli avvocati della difesa avevano proposto un anno di reclusione con la conversione in 100 mila euro.

La responsabilità dell’ex sindaco era stata comunque dichiarata irrevocabile dalla Cassazione osservando che c’era solo da ridurre la pena a causa di alcune remissioni di querela. La stessa pena è stata decisa per Paolo Giordana all’epoca dei fatti capo di gabinetto. Assolto invece Maurizio Montagnese ex presidente dell’Agenzia Turismo Torino.

COSA È SUCCESSO IN PIAZZA SAN CARLO A TORINO IL 3 GIUGNO 2017

Il 3 giugno del 2017 a causa del panico diffuso tra la folla vi furono oltre 1600 feriti. Poi due donne persero la vita in seguito alle conseguenze. Il processo ha riguardatole lacune nell’organizzazione e nella gestione dell’evento di piazza. Per il vicepremier Matteo Salvinisi tratta di una condanna ingiusta nei confronti di un sindaco come spesso accade. La mia solidarietà”. Per la senatrice di Fdi Paola Ambrogisaranno anche Cinque stelle ma quando si tratta di morale ne hanno chiaramente due. Bravi a guardare in casa degli altri e puntare l’immancabile dito ma pronti a nascondere i problemi i di casa propria”.  Chiara Appendino è stata condannata perché avrebbe violato il principio che obbliga chi ha un determinato incarico a operare affinché certi fatti si verifichino. Ci sono voluti comunque già tre processi e ora le carte dovranno presumibilmente tornare ancora in Cassazione per esaminare di muovo la responsabilità dell’attuale parlamentare pentastellata.

21 Gennaio 2025

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