Chiara Appendino assolta nel processo Ream, con l’ex sindaca esulta anche Beppe Grillo: la vuole alla guida dei 5 Stelle al posto di Conte

Politica - di Carmine Di Niro

16 Giugno 2023 alle 17:40

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Chiara Appendino assolta nel processo Ream, con l’ex sindaca esulta anche Beppe Grillo: la vuole alla guida dei 5 Stelle al posto di Conte

Una assoluzione che fa festeggiare due persone. Si è chiusa infatti in maniera definita, con sentenza di Cassazione, la partita giudiziaria dell’ex sindaca di Torino Chiara Appendino.

L’attuale deputata del Movimento 5 Stelle è stata infatti assolta nell’ambito del processo Ream, con la Suprema Corte che ha respinto il ricorso presentato dalla procura generale di Torino rendendo definitiva la sua assoluzione. Appendino aveva ottenuto la sentenza di non colpevolezza in Appello, dove la Cassazione aveva ribaltato la decisione del primo grado che l’aveva invece condannata.

La vicenda che vedeva Appendino sul banco degli imputati è piuttosto complicata: Appendino era finita sul registro degli indagati per falso in relazione al bilancio 2016 nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse, per un debito “fantasma” di 5 milioni di euro verso Ream scomparso dal bilancio.

Inchiesta nata da un esposto in Procura di Stefano Lo Russo, all’epoca capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale e oggi sindaco della città. L’iniziale condanna a sei mesi in primo grado spinse la stessa Appendino a rinunciare alla candidatura per un secondo mandato alla guida della città.

L’indagine, aperta dal pm Marco Gianoglio, riguardava l’area ex Westinghouse e i 5 milioni di euro che il Comune di Torino avrebbe dovuto restituire a Ream, partecipata della Fondazione Crt che nel 2012 aveva acquisito il diritto di prelazione sull’area. La somma non era stata però versata, né iscritta a bilancio ma considerata come un debito fuori bilancio.

Sette anni dopo su quella vicenda giudiziaria si pone la parole fine. E l’ex sindaca può ovviamente festeggiare: “Oggi è un bel giorno perché la giustizia ha confermato definitivamente ciò che ho sempre sostenuto, difendendomi nel processo e non dal processo: non ci fu alcun falso su nessun bilancio. La mia condotta, da sindaca, rappresentante delle Istituzioni e dei cittadini, è sempre stata corretta e cristallina”, scrive su Facebook Appendino.

Oggi è un bel giorno perché quel processo, iniziato su un esposto di natura politica, ha dimostrato che le accuse erano totalmente infondate – continua l’ex sindaca – . Oggi è un bel giorno perché sento ancora più forte la vicinanza di tutte quelle persone che in me hanno sempre creduto“.

Detto della neo deputata 5 Stelle, il secondo a festeggiare per la sentenza definitiva di assoluzione è Beppe Grillo. Il comico genovese e co-fondatore del Movimento, non è un segreto, stravede per l’ex sindaca di Torino.

Non sono un segreto neanche i rapporti ai minimi termini con l’attuale leader del partito, quel Giuseppe Conte che Grillo ha più volte apostrofato duramente nel recente passato, giudicandolo sostanzialmente inadatto a guidare il Movimento.

Ma Conte è finito anche nel mirino di una parte degli eletti, che pur sottotraccia si lamentano della gestione del partito, della linea ondivaga nei rapporti col Partito Democratico, così come nelle difficoltà e dei ritardi nella strutturazione del Movimento a livello territoriale, problema questo che ha comportato i flop alle recenti elezioni amministrative.

Due fattori che potrebbero spingere alla rivoluzione nei 5 Stelle, che al momento comunque non appare vicina: spingere Appendino al vertice del Movimento al posto di Conte, per una sfida tutta al femminile nei tre principali partiti italiani.

16 Giugno 2023

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