La costellazione di SpaceX
Starlink: cos’è il sistema di satelliti di Elon Musk al centro delle trattative con il governo Meloni
Il progetto di connessioni spaziale, circa settemila i satelliti al momento spediti nell'orbita terrestre bassa. Il progetto analogo della Commissione Europea dovrebbe essere pronto nel 2030
Tecnologia - di Redazione Web
Non si mette in discussione più di tanto il servizio, estremamente avanzato e praticamente senza competitor al momento, quanto più tutta la trattativa. Palazzo Chigi ha smentito subito e duramente che non ci sia alcun accordo firmato o raggiunto tra il governo Meloni e SpaceX per la fornitura di servizi di Starlink, “orientato a fornire all’Italia una serie di sistemi di alto livello per servizi Internet e telefonici criptati”, secondo quanto aveva anticipato nello scoop Bloomberg parlando di un’intesa da un miliardo e mezzo di dollari.
A far discutere è la vicinanza a Donald Trump di Elon Musk, magnate e imprenditore visionario proprietario della società madre di Starlink, main sponsor sia finanziario che politico del tycoon alle ultime elezioni che avrà anche un ruolo nell’amministrazione, oltre che molto vicino a Giorgia Meloni: è stato già ospite in Italia sia alla convention di Fratelli d’Italia Atreju che a Palazzo Chigi. Al momento però il progetto analogo di satelliti IRIS2 avviato dalla Commissione Europea per costruire una propria costellazione di satelliti è molto in ritardo: potrebbe essere pronto nel 2030.
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Cos’è Starlink
Starlink è una costellazione di satelliti di SpaceX, l’azienda spaziale dell’imprenditore e magnate nato in Sudafrica ma naturalizzato statunitense. È utilizzata da milioni di persone in tutto il mondo per accedere a internet con connessioni satellitari. Un servizio capillare, fruibile anche da privati, ma che negli ultimi anni si sta specializzando anche nel campo delle comunicazioni sicure a livello istituzionale. Con il servizio Starshield, per esempio, avviato nell’ambito militare e di spionaggio.
I primi satelliti sono stati mandati in orbita sette anni fa, a oggi sarebbero circa settemila. Ogni satellite copre con il suo segnale una piccola porzione di territorio. Complessivamente permettono la connessione a Internet praticamente da qualsiasi luogo nel mondo. Il segnale tuttavia dipende molto da regole e autorizzazioni concesse o meno da ogni Paese. Le aziende di Musk hanno già moltissimi contratti con il governo degli USA.
SpaceX ha cominciato a lavorare a Starlink da una ventina d’anni. Non è stata la prima a farlo ma è finora quella a riuscirci in maniera più capillare, spedendo i suoi satelliti nell’orbita bassa terrestre. Il servizio è autorizzato in un centinaio di Paesi, anche in Italia, con circa 4,6 milioni di abbonati. Starlink utilizza sistemi di “end-to-end encryption” (E2EE) che permettono la trasmissione e lo scambio di dati in modalità criptata. Gli Stati Uniti già utilizzano il sistema.