L'indagine dell'Fbi
Attacchi di New Orleans e all’Hotel Trump, l’inchiesta sui legami tra attentatori: ex militari nella stessa base
Un possibile collegamento tra l’attentatore di New Orleans e la persona morta a seguito dell’esplosione di una Tesla Cybertruck fuori dal Trump International Hotel di Las Vegas il giorno di Capodanno.
È la pista su cui sta indagando l’Fbi, come riferito alla Nbc da due fonti delle forze dell’ordine a conoscenza dei casi. Un potenziale collegamento di “stampo militare”: Shamsun-Din Bahar Jabbar, l’autore della strage di New Orleans che il primo gennaio ha provocato la morte di 15 persone nella città dello Stato della Louisiana, era un veterano dell’esercito americano così come Matthew Alan Livelsberger, l’uomo morto nell’esplosione del Cybertruck di Tesla la mattina di mercoledì primo gennaio, deflagrazione che ha provocato anche il ferimento di sette persone nelle immediate vicinanze del veicolo elettrico.
“Stiamo indagando su qualsiasi collegamento con quanto accaduto a New Orleans e con altri attacchi che si sono verificati in tutto il mondo”, ha affermato Kevin McMahill, sceriffo del dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas, in una conferenza stampa. Lo sceriffo ha affermato che la polizia stava lavorando per determinare se l’esplosione fuori dall’Hotel avesse qualche collegamento con l’Isis, ma “non abbiamo alcuna indicazione in merito qui a Las Vegas”. Ieri l’Fbi aveva invece affermato di ritenere che l’esplosione del Cybertruck fosse un incidente isolato.
Matthew Alan Livelsberger, come riferito da fonti della polizia alla Cbs, era un militare americano di 37 anni: aveva prestato servizio in Germania ma al momento dell’incidente era in ferie in Colorado. Un parente ha riferito che la moglie, con cui da pochi mesi aveva avuto una figlia, non aveva sue notizie da diversi giorni.
Nella Tesla, noleggiato tramite l’app Turo, la stessa usata dall’attentatore di New Orleans per fittare l’auto con cui ha investito la folla in Bourbon Street, gli agenti della polizia di Las Vegas hanno trovato contenitori pieni di benzina e altri combustibili e diversi mortai per fuochi d’artificio, ma non è chiaro come questi siano esplosi.
Secondo quanto ricostruito Livelsberger era partito dal Colorado ed è arrivato a Las Vegas verso le 7:30 del primo gennaio, ha vagato nel centro della città per circa un’ora e poi si è avvicinato a una porta d’ingresso del Trump Hotel: il veicolo è esploso circa 15 secondi dopo essersi fermato.
Ma cosa legherebbe Livelsberger e Jabbar? Secondo diversi media Usa i due avrebbero condiviso un periodo in una stessa base militare, anche se al momento non è ancora noto se fossero in contatto e si conoscessero.
Nel Paese intanto cresce la paura, così come le misure di sicurezza. In particolare la città di New York ha aumentato la presenza della polizia in alcuni luoghi, tra cui la Trump Tower e Times Square, come riferito su X dal sindaco Eric Adams. “Dopo gli attacchi a New Orleans e Las Vegas, la polizia di New York e io siamo stati in costante comunicazione. Sebbene non vi siano minacce immediate per la nostra città in questo momento, per eccesso di cautela, abbiamo aumentato la sicurezza e la presenza della polizia di New York in luoghi rilevanti, tra cui la Trump Tower e Times Square”, ha dichiarato Adams.