Il conflitto
Gaza, orrore senza fine: 50 morti in un attacco israeliano vicino un ospedale, 4 bambini morti di freddo in 72 ore
Esteri - di Redazione
Il Natale è trascorso, ma nella Striscia di Gaza non si fermano le stragi di civili palestinesi. Quasi 50 persone sono morte nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 dicembre per una serie di attacchi aerei israeliani su un edificio vicino all’ospedale Kamal Adwan a Gaza.
Ad affermarlo il direttore dell’ospedale alla tv araba Al Jazeera: tra le vittime figurano anche cinque medici tra cui Ahmad Samour, pediatra, e Israa Abu Zaidah, tecnico di laboratorio. Non c’è al momento alcuna reazione da parte dell’IDF, le forze di difesa israeliane.
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Ma la situazione nell’enclave è a dir poco critica, con i progressi nelle trattative per una tregua che si sono fermati tra accuse reciproche dei due fronti, quello palestinese e quello israeliano, di essere responsabile del fallimento della mediazione.
Almeno 53 persone sono intrappolate sotto le macerie di un edificio che ospitava sfollati nel quartiere di Sheikh Radwan, nel nord di Gaza City, colpito dall’aviaziomne israeliana. Ad affermarlo fonti della protezione civile della Striscia, secondo cui le squadre di emergenza hanno estratto i corpi senza vita di 13 persone da quello che resta della casa di una famiglia Hatteh che forniva rifugio agli sfollati.
Ma non si ferma neanche la strage di bambini gazawi. Non c’è infatti solo la piccola Sila a esser morta di ipotermia in una tendopoli di Gaza: fonti mediche palestinesi hanno riferito all’agenzia stampa Wafa che quattro bambini sono morti di freddo nelle ultime 72 ore.
Sul fronte israeliano resta caldissimo lo scontro con i ribelli houthi dello Yemen. L’esercito di Tel Aviv ha fatto sapere di aver intercettato un missile proveniente dal territorio dello Yemen prima che entrasse nello spazio aereo dello Stato ebraico, ma nella notte appena trascorso sono tornate a suonare le sirene d’allarme in varie zone dello Stato.