La lettera a La Russa

Ddl Sicurezza, il Consiglio d’Europa chiede di fermarlo: “Con i nuovi reati a rischio libertà di manifestare”

Politica - di Redazione

20 Dicembre 2024 alle 16:10

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Ddl Sicurezza, il Consiglio d’Europa chiede di fermarlo: “Con i nuovi reati a rischio libertà di manifestare”

Tra Europa e governo Meloni resta un clima di tensione, al di là dei rapporti personali tra la premier e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Ultimo caso arriva dalle preoccupazione sollevate da Michael O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, sul ddl Sicurezza dell’esecutivo, già nel mirino delle opposizioni e che sabato scorso ha visto in piazza a Roma migliaia di persone sfilare contro la svolta repressiva voluta dal governo.

La lettera del Consiglio d’Europa

O’Flaherty ha inviato una lettera al presidente del Senato Ignazio La Russa in cui sottolinea che l’approvazione del ddl comporterebbe il rischio di gravi violazioni dei diritti umani, con norme che “restringono il diritto a manifestare e esprimersi pacificamente, e i senatori dovrebbero astenersi dall’adottarlo, a meno che non venga modificato in modo sostanziale per garantire che sia conforme agli standard del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani”.

In particolare il commissario del Consiglio d’Europa, organizzazione internazionale fondata nel 1949 e con sede a Strasburgo, che vede al suo interno 46 Paesi (tra cui l’Italia) ma che non fa parte delle istituzioni dell’Unione europea, rimarca che “gli articoli 11, 13, 14, 24, 26 e 27, che introducono reati definiti in termini vaghi e includono altre severe restrizioni, creino spazio per un’applicazione arbitraria e sproporzionata, colpendo attività che rappresentano un legittimo esercizio della libertà di riunione o espressione pacifica”, scrive il commissario nella lettera inviata il 16 dicembre ma resa pubblica oggi.

Un focus è dedicato agli attivisti per l’ambiente, che per il commissario O’Flaherty sono particolarmente presi di mira dalle norme presenti nel ddl Sicurezza. “I giovani spesso devono ricorrere a proteste per farsi ascoltare, data la loro limitata partecipazione alle decisioni politiche,” afferma O’Flaherty, che sottolinea come il suo ufficio ha già registrato un aumento di segnalazioni dall’Italia riguardo azioni legali contro chi difende l’ambiente.

Per questo il commissario del Consiglio d’Europa chiede al Senato di non approvare il ddl Sicurezza senza prima apportare modifiche sostanziale al testo, che attualmente non rispetta gli standard sui diritti umani del Consiglio d’Europa.

La rabbia di La Russa

Missiva che ha scatenato la rabbia dello stesso La Russa. La seconda carica dello Stato ha apertamente accusato il commissario e il Consiglio d’Europa di interferire con le decisioni autonome e sovrane del Parlamento: “Ho dato indicazione agli uffici del Senato di respingere l’inaccettabile pretesa di Michael’s O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, di trasmettere a tutti i senatori la sua richiesta di non votare il disegno legge sicurezza, che per altro è ancora in fase di esame davanti alle commissioni competenti”.

Per La Russa la lettera di O’Flaherty è “un’inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un’assemblea parlamentare”.

Le critiche dell’opposizione

La lettera del Consiglio d’Europa diventa invece occasione per le opposizioni di tornare ad attaccare il ddl Sicurezza. La senatrice Pd Sandra Zampa ha sottolineato che “gli argomenti di O’Flaherty confermano le preoccupazioni espresse da costituzionalisti e società civile. Il ddl sicurezza rischia di compromettere la libertà dei cittadini e creare un precedente pericoloso”.

Per Peppe De Cristofaro, di Alleanza Verdi-Sinistra, “la destra deve fare un passo indietro; il ddl non tutela la sicurezza, ma soffoca il dissenso e criminalizza chi manifesta pacificamente”.

di: Redazione - 20 Dicembre 2024

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