La sentenza

Gisèle Pelicot, l’ex marito che la drogò e fece stuprare condannato a 20 anni: colpevoli tutti i 51 imputati

Esteri - di Redazione

19 Dicembre 2024 alle 10:46

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Gisèle Pelicot, l’ex marito che la drogò e fece stuprare condannato a 20 anni: colpevoli tutti i 51 imputati

Il massimo della pena prevista, 20 anni di carcere. È la condanna inflitta dai giudici del tribunale di Avignone nei confronti di Dominique Pelicot, l’uomo accusato di aggravato per le violenze commesse nei confronti dell’ex moglie Gisèle Pelicot nell’arco di dieci anni.

In un caso che ha ottenuto negli scorsi mesi una risonanza planetaria, il 71enne Dominique Pelicot era accusato di averla violentata e di aver regolarmente somministrato, all’insaputa della moglie, un farmaco per renderla incosciente e permettere così a decine di sconosciuti contattati via internet di abusare di lei. Gli stupri venivano consumati nella casa della coppia a Mazan, piccola città in Provenza.

“Signor Pelicot, lei è ritenuto colpevole per stupro aggravato sulla persona di Gisèle Pelicot”, ha dichiarato il presidente della corte criminale di Vaucluse, Roger Arata, prima di condannarlo a 20 anni di reclusione. I figli di Gisèle Pelicot, David, Caroline e Florian erano in tribunale per ascoltare il verdetto insieme alla madre.

Le altre condanne

A processo assieme a Pelicot ci sono in totale 51 uomini, di età compresa tra i 26 e i 74 anni: per loro l’accusa ha chiesto pene da 10 a 18 anni. Tra di loro ci sono un infermiere, un giornalista, una guardia carceraria, un consigliere, un soldato, camionisti e braccianti agricoli.

La corte ha dichiarato 47 di loro colpevoli di stupro, due colpevoli di tentato stupro e due colpevoli di abusi. Uno, latitante, è stato processato in contumacia e un altro, che non aveva violentato Gisele ma aveva ripetutamente abusato della moglie con l’aiuto di Dominique Pelicot, è stato condannato a 12 anni, con i pm che ne avevano chiesti 17.

Solo 18 imputati si erano dichiarati colpevoli durante i tre mesi di processo: tutti gli altri hanno ammesso i rapporti sessuali ma contestando l’accusa di stupro, sostenendo che non fossero consapevoli che lei non avesse dato il suo consenso.

L’inchiesta su Dominique Pelicot

Dominique Pelicot era stato inizialmente segnalato alla polizia nel settembre 2020, quando una guardia di sicurezza di un supermercato lo aveva sorpreso a filmare di nascosto delle donne. A seguito di accertamenti era stato rinvenuto un archivio casalingo dell’uomo in cui erano documentati anni di abusi inflitti alla moglie, 20mila tra foto e video archiviati su hard disk e catalogati in cartelle. Nei video gli investigatori avevano contato 72 diversi aggressori, ma non sono riusciti a identificarli tutti.

Le parole di Gisèle Pelicot

Dopo la sentenza Gisèle Pelicot ha parlato davanti alla stampa, un breve discorso tenuto davanti agli oltre cento giornalisti che affollavano il tribunale.

Assieme agli avvocati e a uno dei suoi nipoti, la donna ha sottolineato che “quando il 2 settembre ho aperto le porte di questo processo, volevo che la società potesse cogliere i dibattiti che si sono svolti in quest’aula. Non ho mai rimpianto quella decisione. Ora ho fiducia nella nostra capacità collettiva di costruire un futuro in cui tutti, donne e uomini, possano vivere in armonia, con rispetto e comprensione reciproci”. Pelicot ha poi detto di “rispettare” la decisione del tribunale e si è rivolta alle altre vittime di violenza dicendo: “Voglio che sappiate che condividiamo la stessa lotta”.

di: Redazione - 19 Dicembre 2024

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