La guerra continua
Perché l’Ucraina ha ucciso il generale Kirillov: la rivendicazione e il mistero dell’esplosivo nel monopattino
Morto il generale Igor Kirillov e il suo vice con un ordigno esplosivo collocato in un monopattino, condannati per crimini di guerra da un Tribunale ucraino
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Sembra la trama di un thriller. Con il titolo appropriato: “Assassinio col monopattino”. Ma non è un film. È un atto di guerra consumatosi nella capitale russa. Uccisi in un’esplosione a Mosca il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe e il suo vice.
Kirillov è il militare russo di grado più alto ucciso non in battaglia (prima di lui il più importante era stato il comandante della 41esima brigata di navi missilistiche della flotta del Mar Nero, Valery Trankovsky, anche lui morto nell’esplosione di un’auto, a Sebastopoli). La causa dell’esplosione, avvenuta in viale Ryazansky nel distretto sud-orientale della capitale, è stata individuata in un ordigno esplosivo collocato in un monopattino, ha riferito la commissione d’indagine. L’esplosione è avvenuta nel sud-est di Mosca a circa 6,5 chilometri a est del Cremlino. Il dispositivo era azionato a distanza e conteneva circa 300 grammi di materiale esplosivo equivalente al Tnt, secondo quanto riportato dai media russi.
- Esplode un monopattino a Mosca: morto il generale delle armi chimiche, l’Ucraina rivendica l’eliminazione di Igor Kirillov
- Guerra in Ucraina, le accuse degli USA alla Russia: “Hanno usato cloropicrina e altre armi chimiche”
- Ucraina al buio, raid russi contro le infrastrutture energetiche di Kiev: un milione di abitanti senza luce
Le immagini dalla scena mostrano l’ingresso del condominio, dal quale il generale e l’assistente stavano uscendo, gravemente danneggiato con segni di bruciature e finestre rotte, con macerie sul pavimento. Una donna che ha sentito l’esplosione questa mattina ha raccontato ai media internazionali che l’esplosione è stata “molto forte”. «All’inizio abbiamo pensato che potesse essere stato scaricato del cemento o qualcosa di simile – racconta un residente locale -. Ma l’esplosione è stata così forte che non sembrava un cantiere. È stato molto spaventoso».
Kirillov aveva 54 anni e da aprile 2017 era a capo delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle forze armate russe. Secondo una fonte, come riportano il Kyiv Independent e l’Afp, si tratterebbe di un’operazione del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (Sbu), i servizi segreti ucraini. «Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo del tutto legittimo, poiché aveva dato ordine di usare armi chimiche vietate contro l’esercito ucraino», ha dichiarato la fonte. «La vendetta per i crimini di guerra è inevitabile», ha aggiunto. Il generale russo era stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino lunedì 16 dicembre, per l’uso di armi chimiche vietate in Ucraina durante l’operazione militare russa iniziata nel febbraio 2022. Il servizio di sicurezza ucraino, l’Sbu, aveva affermato di aver registrato più di 4.800 utilizzi di armi chimiche sul campo di battaglia dal febbraio 2022, in particolare granate da combattimento K-1.
Kirillov era l’uomo che presiedeva al programma di sviluppo di tutte le armi chimiche della Russia, quelle con cui sono stati avvelenati, secondo diverse inchieste indipendenti di diversi paesi, tra gli altri, Alexey Navalny in Siberia e Sergey Skripal e sua figlia nel Regno Unito. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha deplorato su Telegram l’omicidio a Mosca del generale Kirillov definendolo un “intrepido” soldato, che “non si è mai nascosto dietro le spalle degli altri”, combattendo “per la patria e per la verità”. «Per molti anni il generale Kirillov ha denunciato sistematicamente, con fatti alla mano, i crimini degli anglosassoni: le provocazioni della Nato con armi chimiche in Siria, le manipolazioni della Gran Bretagna con sostanze chimiche proibite e le provocazioni a Salisbury, come pure le attività letali dei laboratori biologici americani in Ucraina», ha sostenuto Zakharova.
Da parte sua, il vicepresidente del Consiglio della Federazione, la Camera alta del parlamento russo, Konstantin Kosachev, ha promesso su Telegram che “gli assassini saranno puniti. Senza dubbio e senza pietà”. Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha affermato che la leadership ucraina dovrà affrontare un’imminente vendetta per l’uccisione di un generale russo di alto livello, ha riferito l’agenzia di stampa Ria. «Rendendosi conto dell’inevitabilità della sua sconfitta militare, lancia attacchi vili e spregevoli in città pacifiche», ha dichiarato.
La guerra continua. Con ogni mezzo. Senza fine.