I soccorsi
Ottavia Piana, chi è la speologa rimasta bloccata nell’abisso di Bueno Fonteno: fu già salvata nel 2023
La 32enne è caduta e si è infortunata, in corso le operazioni per riportarla in superficie
Cronaca - di Redazione Web
Nel luglio 2023 era stata salvato dopo essere rimasta bloccata per 40 ore a 150 metri di profondità, con una gamba fratturata: ora rivive lo stesso incubo la 32enne speleologa bresciana Ottavia Piana, intrappolata anche stavolta nell’abisso Bueno Fonteno, sulla costa bergamasca del lago d’Iseo. La donna è caduta durante l’esplorazione dei cunicoli dell’abisso e si è infortunata, rimanendo bloccata in una zona remota della cavità. L’allarme è stato lanciato sabato sera intorno alle 22,30 da altri due speleologi che erano con lei e sono riusciti a tornare in superficie dopo quattro ore di cammino e a chiamare i soccorsi.
Chi è Ottavia Piana
Facevano parte del gruppo di otto volontari della spedizione organizzata dall’associazione bergamasca Progetto Sebino. Ottavia Piana è istruttrice durante le esplorazioni in grotta sottoterra ed era già scesa nuovamente in diverse altre occasioni nell’abisso Bueno Fonteno. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Lovere e Bergamo e i carabinieri di Clusone. Nelle operazioni di ricerca sono impegnate le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto.
La speleologa rimasta intrappolata dove era stata salvata nel 2023
Le operazioni di soccorso della speleologa del Cai di Lovere, località sul lago d’Iseo, si preannunciano lunghe e tecnicamente complesse anche perché il punto in cui è rimasta bloccata la donna era finora inesplorato. Il primo compito è stato quello di definire una linea fissa di comunicazione tra l’esterno e l’interno. La grotta di Bueno Fonteno, nella zona carsica del Sebino, tra il lago d’Endine e quello di Iseo, è stata scoperta solamente nel 2006 ed è un luogo ancora da esplorare per intero.