Morto un pilota
Aereo precipita a Vilnius e si schianta contro una casa, i servizi segreti lituani non escludono la pista terroristica
Un morto, il pilota dell’aereo, e due feriti, il copilota e un membro dell’equipaggio. È il bilancio dell’incidente avvenuto all’alba di lunedì 25 novembre alla periferia di Vilnius, capitale della Lituania, dove un aereo cargo della DHL si è schiantato al suolo precipitando contro una casa di due piani.
Il velivolo si preparava ad atterrare all’aeroporto quando è precipitato impattando contro una casa a pochi chilometri a nord dalla pista di atterraggio dell’aeroporto di Vilnius: nell’impatto sono sopravvissute tutte le 12 persone presenti nell’edificio residenziale, un piccolo palazzo di due piani con quattro appartamenti abitati da tre famiglie.
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È invece deceduto sul colpo il pilota, di nazionalità spagnola, mentre uno dei feriti versa in condizioni critiche.
L’aereo, un Boeing 737-400 operato dalla compagnia aerea spagnola Swift per conto di Dhl, era decollato da Lipsia, in Germania: prima dell’impatto è “scivolato” almeno cento per poi schiantarsi contro l’edificio residenziale.
Le autorità lituane hanno aperto un’indagine sull’incidente aereo avvenuto poco prima delle 5:30 del mattino. Il Boeing 737 aveva 31 anni, età non più “giovanissima”, anche se non è insolito l’utilizzo di velivoli più datati per i voli cargo.
I dati di tracciamento del volo di FlightRadar24, analizzati dall’Associated Press, hanno mostrato che l’aereo ha virato a nord dell’aeroporto, allineandosi per l’atterraggio, prima di schiantarsi a poco più di 1,5 km dalla pista
Gli inquirenti che lavorano al caso dell’aereo precipitato non hanno ancora escluso alcuna ragione per l’incidente, compreso un atto di terrorismo. “È prematuro collegare l’incidente a qualcosa”, ha dichiarato alla stampa Darius Jauniskis, capo dei servizi segreti lituani. “Stiamo lavorando con i nostri partner stranieri per ottenere tutte le informazioni possibili. Non possiamo escludere la possibilità di un atto terroristico”, ha detto. “Abbiamo avvertito che queste cose sono possibili, vediamo una Russia sempre più aggressiva, ma non possiamo ancora puntare il dito contro le persone”, ha aggiunto Jauniskis.
Dello stesso avviso Arnas Paulauskas, capo della polizia, che in una conferenza stampa ha spiegato che la pista terroristica “è una delle ipotesi che deve essere indagata e verificata”, aggiungendo poi che le indagini sulla scena dell’incidente, la raccolta di prove e di informazioni potrebbero richiedere un’intera settimana.