Il nuovo album
‘Sciusten feste n.1965’ di Vinicio Capossela è un piccolo capolavoro musicale
È un'ode alle feste, alla loro esuberanza e anche alla loro malinconia. È una riedizione di brani famosi, alcuni natalizi e riarrangiati in modo straordinario: davvero una bella sorpresa
Cultura - di Andrea Aversa
Ci sono tre inediti e 12 brani arrangiati in chiave jazz e swing. Tra questi gli omaggi a Thelonious Monk, Tom Waits, Duke Ellington e Louis Prima. In totale 15 canzoni che rievocano la gioia delle feste popolari, appartenenti alle tradizioni di tutto il mondo. Quattro sono state dedicate al Natale e tradotte in italiano. Vinicio Capossela ha composto un piccolo capolavoro musicale con il sul ultimo disco, ‘Sciusten feste n.1965‘ uscito lo scorso 25 ottobre e che consigliamo, non solo di acquistare ed ascoltare ma proprio come regalo da fare per le prossime festività natalizie. Il cantautore e musicista nato in Germania ma con origini e radici italiane, ci ha donato l’ennesima perla.
‘Sciusten feste n.1965’ di Vinicio Capossela
Da un punto di vista musicale, ‘Sciusten feste n.1965‘ è davvero una meraviglia. Gli arrangiamenti dei brani sono impeccabili ed emozionanti. La musica è trascinante ‘costringendoti’ piacevolmente a ballare e saltare. Il ritmo sale e scende, caratterizzando una scaletta musicale dal giusto climax. I testi, invece, contengono tutto lo spirito delle festività. Ci sono il divertimento, la malinconia, l’entusiasmo e la spiritualità. L’inizio dell’album è affidato a una preghiera, ‘Sopporta con me, inno contro la solitudine. Poi ci sono le famose e natalizie, ‘Bianco Natale‘ (White Christmas), ‘Campanelle‘ (Jingle bells), ‘Charlie‘ (Christmas card from a hooker in Minneapolis) e ‘Santa Claus è arrivato in città‘ (Santa Claus is coming to town).
L’ode alle feste è un capolavoro musicale
Ci sono ‘Voodoo Mambo‘, primo singolo del disco e la sorpresa ‘Voglio essere come te‘ (I wanna be like you) che abbiamo ascoltato e amato perché composta da Robert e Richard M. Sherman per il film-capolavoro della Disney ‘Il libro della giungla‘ (veniva cantata da Luigi, re delle scimmie e ballata da Mowgli il cucciolo d’uomo e il simpaticissimo orso Baloo). L’insieme di ‘Sciusten feste n.1965‘ funziona ed è intrigante anche perché Capossela si è fatto accompagnare da una band di ottimi misicisti.