La segretaria del Pd
Elly Schlein esulta dopo le regionali: “Meloni stiamo arrivando, unità e umiltà gli ingredienti per vincere”
Il dibattito sulle divisioni nel Campo Largo: "Continuiamo a non appassionarci ai dibattiti sui perimetri, gli elettori ci chiedono di parlare dei loro problemi"
Politica - di Redazione Web
Elly Schlein ha festeggiato, nella giornata di lunedì, prima a Bologna con Michele De Pascale e poi a Perugia con Stefania Proietti. La doppietta alle Regionali in Emilia-Romagna e Umbria ha rinvigorito le opposizioni, mezze tramortite dalla sconfitta alle elezioni in Liguria di ottobre, anche per come era arrivata, ovvero tra divisioni, veti incrociati e poca visione. “Il 2024 è stato un lungo anno elettorale e noi siamo soddisfatti perché si sta vedendo che un’alternativa alla destra c’è. Nelle regioni in cui si è votato siamo partiti 6 a 1 per loro e ora siamo 4 a 3. Meloni, stiamo arrivando”.
Queste le parole della segretaria del Partito Democratico in un’intervista a Il Corriere della Sera. Ha individuato due ingredienti che hanno fatto la differenza: “L’unità e l’umiltà. L’unità non solo della coalizione, ma anche del Pd”. Perché il punto è sempre quello: il problema nel cosiddetto Campo Largo, restano i personalismi, le rivalità tra leader e partiti, la differenza di visione su temi cruciali, i veti incrociati da Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle contro Italia Viva di Matteo Renzi. Lo stesso Giuseppe Conte ha ribadito di non volere un’alleanza strutturale con il Pd.
“Noi continuiamo a non appassionarci ai dibattiti sui perimetri, perché il segnale che ci hanno mandato gli elettori è quello di una richiesta di parlare dei loro problemi”. Schlein rivendica allora che da quando è segretaria il partito “è cresciuto in tutte le competizioni elettorali sia dove abbiamo vinto sia dove abbiamo perso, ma non ha nessuna presunzione di autosufficienza ed è il motivo per il quale siamo quelli più testardamente unitari e continueremo su questa strada perché non abbiamo nessuna volontà di fare da soli”.
E rivendica anche un nuovo profilo, a suo dire chiaro, del partito. L’autunno militante, come lo aveva battezzato, a questo punto quasi inverno, continuerà nelle altre battaglie: sanità pubblica, congedo paritario, automotive, salario minimo, sostegni a imprese e agricoltori, i ristori per i cittadini colpiti dalle alluvioni. Questa mattina, in conferenza stampa al Nazareno, proprio in contemporanea allo sciopero di 24 ore di medici e infermieri contro la manovra, i dem hanno annunciato una mobilitazione negli ospedali contro i tagli alla sanità.
Dopo i risultati in Emilia-Romagna e Umbria il contro tra Regioni al centrodestra e Regioni al centrosinistra è 14 a 6. Da non dimenticare però: le elezioni Regionali in Emilia-Romagna e Umbria hanno visto tassi di astensionismo monstre. In Umbria ha votato il 52,30% degli aventi diritto contro il 64,69% del 2019. In Emilia Romagna ha votato il 46,42%, nel 2020 l’affluenza fu del 67,67%.