Partita la corsa al “ministero all’idiozia”, Valditara in pole position

Ma povero Valditara, ora tutti se la prendono con lui, per quel che ha detto alla cerimonia di presentazione della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin. La ragazza uccisa un anno fa dal suo ex fidanzato. Ma lui – dico lui Valditara – non è colpevole, è assolutamente innocente. È provato che quelle frasi sconnesse che spesso pronuncia (stavolta, effettivamente, è andato un po’ oltre) non sono pensate dal suo cervello, si autoproducono e poi escono con la sua voce e la sua immagine senza che lui possa in nessun modo controllarle.

Ieri si è presentato (con un messaggio video) alla cerimonia, dove c’erano anche il padre e i familiari di Giulia, e ha spiegato loro che Giulia è stata uccisa perché in Italia non si controlla l’immigrazione clandestina. Pare che mentre lui pronunciava queste parole il suo cervello gli dicesse: “Peppe, Peppe, ma che dici? Giulia l’ha uccisa un ragazzo veneto!”. Ma lui niente. La voce continuava ad uscire dal petto senza che nessuno potesse fermarla. E ha continuato. Ha sostenuto che il patriarcato è finito nel 1975, ha citato persino Cacciari, e si è trovato a sostenere in una riunione organizzata per dare forza alla lotta al patriarcato, che quella riunione era insensata perché il patriarcato non esiste. Ha detto di più. Ha detto che il patriarcato (cioè la tesi che il patriarcato esiste) è pura ideologia. E il suo cervello a quel punto è impazzito: “Peppe, Peppe – gli gridava – ma come ideologia? È ideologia casomai sostenere che le violenze sessuali e i femminicidi siano da combattere contrastando l’immigrazione”.

Dice chi gli è stato vicino nel pomeriggio di ieri che Valditara abbia sofferto moltissimo per le sue dichiarazioni. Quando le ha lette sui siti web ha fatto un salto sulla sedia. Ha gridato che era tutta una fake, che lui quelle cose non avrebbe mai potuto dirle. Poi, poveretto, gli hanno fatto sentire una registrazione, e lui è sbiancato. Ha cominciato a balbettare: “Sob, sob, sob”. Deve avere letto molti numeri di Paperino.

E proprio mentre lui si lamentava, da Roma è arrivata la voce che Giorgia Meloni, dopo aver inventato il ministero al merito e un ministero speciale per suo cognato, ora avrebbe deciso di istituire un ministero all’idiozia. Pare che Mattarella sia d’accordo. Anzi che abbia detto che, data la situazione, è urgente istituirlo. I candidati sono moltissimi. Anche tra i ministri attuali. Ma Giorgia ha deciso di andare in ordine alfabetico e di estrarre una lettera. È uscita la lettera Vu.