Impennata nei mercati

Dogecoin, cos’è la criptovaluta e qual è il legame con Elon Musk: valore, previsioni per il 2025, euro, mining, Trump

Una delle prime altcoin, nata per scherzo, diventata una delle principali cripto sul mercato grazie alla sua accessibilità e alla presenza sui social media. Già iconico il logo con il cane razza Shiba Inu

Economia - di Redazione Web

19 Novembre 2024 alle 15:42

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FILE – This mobile phone app screen shot shows the logo for Dogecoin, in New York, April 20, 2021. (AP Photo/Richard Drew, File) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain
FILE – This mobile phone app screen shot shows the logo for Dogecoin, in New York, April 20, 2021. (AP Photo/Richard Drew, File) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Intorno a Dogecoin si è strutturata nel giro di pochi anni una comunità solida, tra promotori, sostenitori e utenti che l’ha fatta diventare da “meme” a una tra le più note criptovalute con Bitcoin ed Ethereum. Già iconica con il logo subito riconoscibile con il primo piano di un cane, razza Shiba Inu. Subito dopo la vittoria di Donald Trump ha scalato due posizioni nella classifica delle principali criptovalute per capitalizzazione di mercato, dall’ottava alla sesta, con un market cap di oltre 56 miliardi di dollari. Molto o quasi tutto grazie a Elon Musk che sul suo social X spesso e volentieri ha promosso quella che è stata una delle prime altcoin.

L’età d’oro delle criptovalute con Trump

Con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, si è cominciato a parlare di età dell’oro delle criptovalute. E il valore della più nota e stabile tra queste, il Bitcoin, ha preso a salire appena la ri-elezione è diventata ufficiale. Ma perché? Perché il tycoon si è ricreduto: se soltanto qualche anno fa aveva parlato delle cripto come di “una truffa”, nel giro di pochi mesi ha cambiato idea. A incidere sarebbe stato Elon Musk, il “presidente ombra”, l’uomo più ricco del mondo che ha sostenuto esplicitamente sul campo e finanziariamente la corsa di Trump.

Il presidente ri-eletto in campagna elettorale, alla Bitcoin conference di Nashville, ha promesso di voler trasformare gli USA nella “capitale mondiale delle criptovalute”. Un piano che prevederebbe la creazione di una riserva strategica di bitcoin e la nomina di regolatori favorevoli al settore. I mercati si aspettano perciò una deregulation sostanziale nel comparto. E in questa situazione, quello che sembrava un fenomeno passeggero potrebbe assumere invece un ruolo da protagonista.

Cos’è Dogecoin

La valuta è nata come scherzo nel dicembre del 2013, sviluppata dagli ingegneri del software Jackson Palmer e Billy Markus con l’idea di generare una cripto utilizzabile da una platea più vasta rispetto a Bitcoin. A differenziarla dalle altre valute è la sua informalità, un approccio più friendly e perfetto anche per micro-pagamenti, utenti dei social e content creator. È una cripto peer-to-peer open source progettata per inviare e ricevere pagamenti digitali. La sua rete blockchain è Dogecoin, le transazioni sono più rapide rispetto a Bitcoin, quasi istantanee. È stata utilizzata soprattutto per crowdfunding, ha commissioni quasi a zero. Né Palmer né Markus hanno assunto il titolo di CEO della cripto e così la comunità è diventata ancora più importante per la rete.

All’inizio i creatori avevano definito un’offerta totale di 100 miliardi di Dogecoin, limite che è stato rimosso a favore di un’offerta infinitamente inflazionistica a differenza delle altre cripto. Le transazioni vengono verificare e registrate in maniera permanente, i miner sono premiati con 10.000 DOGE. Spesso ci si investe a scopo speculativo viste le frequenti modifiche che riceve la valuta, che viene estratta in modo simile a Bitcoin. Funziona in base al protocollo Proof-of-Work. È entrata nella top 5 delle criptovalute per capitalizzazione nel 2021. Ha sponsorizzato con successo quattro campagne di raccolte fondi per le Olimpiadi Invernali del 2014, Doge4Water, NASCAR, Doge 4 Family House.

Quanto vale Dogecoin e quali sono le previsioni sulla criptovaluta

Oggi vale 0,38 euro, soltanto un anno fa appena 0,07 euro. Dall’elezione di Trump in poi ha fatto registrare un’impennata di oltre l’80%. Secondo Coinpedia potrebbe segnare un aumento del 270% entro la fine del 2024 ma per CoinDCX potrebbe soffrire una forte volatilità nelle ultime settimane dell’anno. Secondo quanto scrive Forbes l’entusiasmo verso la cripto, sempre più accettata a livello globale e con la speranza che possa superare il valore di un euro, potrebbe perfino crescere nel 2025. Anche in questo senso, l’influenza della coppia Trump-Musk non è da sottovalutare. Sempre Forbes non esclude che la valuta possa candidarsi a diventare valuta digitale mainstream.

19 Novembre 2024

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