A Brasilia diverse esplosioni

Brasile, attentatore kamikaze si fa saltare in aria davanti la Corte Suprema: si era candidato col partito di Bolsonaro

Esteri - di Redazione

14 Novembre 2024 alle 13:27

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Brasile, attentatore kamikaze si fa saltare in aria davanti la Corte Suprema: si era candidato col partito di Bolsonaro

Si è fatto saltare in aria nella serata di mercoledì 13 novembre davanti alla Corte Suprema Federale del Brasile, nella capitale Brasilia. Così è morto Francisco Wanderley Luiz, 59 anni, un fabbro proprietario di un’auto trovata con diversi esplosivi nelle vicinanze.

L’uomo è stato identificato dopo diverse ore dalla polizia: il suo obiettivo, secondo le prime ricostruzioni, era quello di entrare all’interno della Corte Suprema, ma il piano è fallito e si è fatto esplodere fuori dalla struttura, davanti alla statua della Giustizia dove è stato poi trovato il corpo. A dirlo la vice governatrice di Brasilia, Celina Leao: “L’uomo si è avvicinato alla Corte Suprema Federale, ha cercato di entrare, non ci è riuscito e l’esplosione è avvenuta all’ingresso”, ha detto Leao ai giornalisti, aggiungendo che nessun altro è rimasto ferito. Il corpo è stato trovato con “i dispositivi (di innesco, ndr) ancora addosso”, ha aggiunto Leao.

Un attacco che potrebbe esser di matrice politica. Proprio la Corte Suprema del Brasile, assieme al Congresso Nazionale e al Palazzo Planalto fu oggetto l’8 gennaio 2023 degli attacchi golpisti dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro dopo la sconfitta alle presidenziali contro Lula

Francisco Wanderley Luiz era un esponente del partito di estrema destra di Bolsonaro, il Partito Liberale: si era anche candidato nel 2020 come consigliere nella città di Rio do Sul, ma non era risultato eletto.

L’attacco kamikaze non è stato l’unico. Due esplosioni si sono verificate sempre nella stessa serata in altri due punti della Praca dos Tres Poderes (piazza dei Tre poteri, ndr), a poca distanza dal palazzo presidenziale e dal Congresso: per questo l’intera zona è stata fatta evacuare, mentre un portavoce del presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha riferito che il leader brasiliano non era nel palazzo al momento delle esplosioni.

Secondo una troupe di Cnn Brasile, nuove esplosioni sono state udite anche questa mattina. L’informazione è stata confermata anche dai vigili del fuoco mentre in una nota la polizia militare afferma che gli esplosivi vengono disattivati “uno ad uno”, anche se al momento non è possibile quantificarne il numero. Il maggiore Raphael Broocke, portavoce della Polizia militare del Distretto federale, ha dichiarato che altri manufatti esplosivi sono stati trovati in casa dell’attentatore a Ceilandia, a trenta chilometri dal luogo in cui si è fatto saltare in aria.

Jorge Messias, il procuratore generale brasiliano, ha condannato l’attentato dicendo che “bisogna capirne la motivazione e ripristinare la pace e la sicurezza il più rapidamente possibile”. Fabio Wajngarten, consigliere di Bolsonaro, ha invece messo in guardia dal fare generalizzazioni sull’incidente: “Ci sono pazzi ovunque e di tutte le convinzioni politiche”, ha scritto su X.

Le autorità brasiliane hanno ovviamente rafforzato la sicurezza nel Paese, anche perché è ormai prossimo il vertice di due giorni del G20 che inizierà lunedì 18 novembre e al quale parteciperanno i leader mondiali tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente cinese Xi Jinping e Giorgia Meloni.

di: Redazione - 14 Novembre 2024

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