Ma questo è un ministro?
Cosa sta accadendo ai trasporti italiani: perché Salvini non fa nulla?
L’Italia un ministro dei Trasporti così incapace non lo aveva mai avuto. Questo è il governo che premia il merito?
Politica - di Piero Sansonetti
Chi è Matteo Salvini? Forse non lo sapete ma è l’uomo che ha sostituito Danilo Toninelli al ministero dei Trasporti. Toninelli in genere rilasciava dichiarazioni un po’ confuse, però almeno passava le giornate ad occuparsi di treni, autobus, strade e ponti. Salvini no.
Infatti credo che la maggior parte dei lettori non sappia nemmeno che Salvini è il ministro dei Trasporti. Pensa che sia invece ministro all’Immigrazione. Perché? Perché Salvini parla sempre solo di quello: come fare per acchiappare qualche profugo e cacciarlo via. Ogni volta che legge una notizia di cronaca nera propone l’espulsione almeno di un immigrato. Dicono che l’altro giorno, quando hanno arrestato un colonnello dei carabinieri si era convinto che il colonnello fosse “negro” e voleva cacciare anche lui. Salvini probabilmente ha confuso le due parole: “Deportazione” e “Trasporto”. Vero: sono parole simili. Si è convinto che il suo compito sia quello di assicurare il trasporto di più profughi possibile in Albania. E molti, nel suo entourage, sospettano che il motivo per il quale questa deportazione sta fallendo, cadendo nel ridicolo, sia da cercare nell’attivismo di Salvini. Che in genere, quando mette le mani su qualcosa, fa un bel pasticcio.
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Ora però la situazione sta diventando pesante. Anche perché agli italiani era stato detto che il fascismo è un regime molto brutto che però ha un pregio: fa arrivare i treni in orario. Con Salvini anche quest’ultima certezza è caduta. Il governo fa il fascista ma i treni non arrivano mai. E nemmeno gli autobus. E neppure i taxi. A Roma, se non hai la macchina, devi andare in una carrozzella col cavallo. E Salvini si è messo in testa che il ministro dei Trasporti non debba preoccuparsi di come risolvere questo “blocco”, che paralizza le città e il paese, ma debba scagliarsi contro i sindacati.
Cosa fanno i sindacati? Siccome non riescono a smuovere di un centimetro il muro eretto dallo Stato contro il rinnovo dei contratti, scioperano. Come è loro diritto e dovere. A Salvini questa sembra una pura bestemmia. Lui, come la sua maestra Giorgia, pensa che partiti dell’opposizione, magistrati e sindacati abbiano l’obbligo, in democrazia, di aiutare il governo. E che il sindacato non debba mai, per senso di responsabilità e per patriottismo, permettersi di scioperare.
Diciamo la verità. L’Italia un ministro dei Trasporti così incapace non lo aveva mai avuto. Questo è il governo che premia il merito? Beh, la prima cosa che dovrebbe fare, Giorgia, invece di prendersela coi sindacati – tanto per confermare che il suo governo è fascista – è cacciare Salvini, e magari mandarlo in Albania.