La protesta dei sindacati
Sciopero 8 novembre, si ferma il trasporto pubblico (senza fasce di garanzia): le corse a rischio a Milano, Roma, Napoli
Quella di venerdì 8 novembre sarà una giornata di “passione” per i pendolari. Tutti i principali sindacati del trasporto pubblico hanno infatti indetto uno sciopero nazionale di 24 ore che interesserà autobus, metro e tram, ma non i treni.
La novità importante è che, a differenza dello scorso sciopero di martedì 5 novembre che aveva coinvolto il personale ferroviario dopo la brutale aggressione ai danni di un capotreno alla stazione di Rivarolo (Genova), venerdì non sono previste le cosiddette fasce di garanzia, ovvero quei servizi minimi garanti garantiti negli orari in cui i mezzi sono più utilizzati, solitamente le prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Verrà però garantito un numero ridotto di corse, così che alcuni mezzi saranno comunque circolanti.
A indire lo sciopero sono state i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Cub Trasporti. Alla base della protesta la richiesta di un rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre del 2023. Non solo: i sindacati chiedono infatti una più generale riforma del settore di fronte a tagli alle risorse, infrastruttura inadeguate e modelli di mobilità ormai insostenibili, che tra l’altro causano un servizio insoddisfacente per gli utenti.
Come detto, un servizio minimo sarà comunque garantito anche se non sono previste fasce garantite. A Milano l’ATM, la società che gestisce i trasporti pubblici, ha comunicato che verranno garantite le metro e alcune linee di superficie, ma solo da inizio servizio alle 8:45 e dalle 15 alle 18, mentre il servizio della M4 tra la fermata di San Babila e l’aeroporto di Linate sarà garantito per tutta la giornata.
A Roma invece da inizio servizio alle 8:30, e dalle alle 20, saranno garantite le linee A e B della metro così come alcune linee di superficie. Modalità simili sono previste anche in altre grandi città italiane, da Napoli a Venezia, a Palermo.
A Genova è previsto che il personale dell’AMT si astenga dal lavoro per l’intero turno, con indicativamente il 30 per cento del servizio del trasporto urbano garantito sempre dalle 6 alle 9 e dalle 17:30 alle 20:30, e quello extraurbano dalle 6 alle 9 e dalle 17 alle 20. A Torino lo sciopero avrà ripercussioni su tutte le linee di metro, bus e tram gestite dalla GTT e saranno garantite solo alcune corse dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15.