A Piazza Sedil Capuano
Chi era Arcangelo Correra: il 18enne ucciso ai Tribunali, ennesima giovanissima vittima della Napoli violenta
Un colpo di pistola alla testa esploso da un uomo. Cugino di Luigi Caiafa, ucciso in una rapina da un poliziotto, era incensurato. La strage dei giovanissimi a Napoli
Cronaca - di Redazione Web

Quello che si sa per certo ora è che Arcangelo Correra era incensurato. Non è chiaro perché e come sia stato ucciso, freddato come in una esecuzione, o forse no, ancora presto per dirlo. Certo è che il 18enne è l’ennesima vittima giovanissima a cadere sotto i colpi di arma da fuoco che stanno insanguinando Napoli negli ultimi giorni e nelle ultime settimane. Anzi, negli ultimi come avevamo ricostruito e ricordato in un articolo specifico. Ormai è piena emergenza, nella speranza che le autorità e le istituzioni se ne accorgano.
Perché prima di Correra era toccato a Emanuele Tufano, 15enne ucciso in circostanze ancora da chiarire nei pressi di Corso Umberto, e quindi anche lui nel pieno centro di Napoli. Lo scorso fine settimana Santo Romano era stato freddato con un colpo di pistola al petto a San Sebastiano al Vesuvio, aveva 19 anni e giocava a calcio, portiere. A quanto pare tutto scaturito da un alterco, una banale lite per futili motivi: una scarpa calpestata e sporcata. Ancora più raccapricciante che fermato e reo confesso sia un 17enne.
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L’anno scorso erano caduti i colpi di arma da fuoco, esplosi da giovanissimi a loro volta, altri ragazzi figli della stessa città, Francesco Pio Maimone a Mergellina, che con la futile lite esplosa e per la quale era stato estratto il “ferro”, come viene chiamata la pistola in gergo, neanche c’entrava nulla. E Giovanbattista Cutolo detto Giogiò, musicista ucciso in un’aggressione di una violenza inaudita a Piazza Municipio.
Per quello che è stato ricostruito finora si sa che Correra si trovava intorno alle 5:00 del mattino in zona Tribunali, all’angolo della piazza Sedil Capuano, dove si trovano alcuni bar, poco lontano dal Pio Monte della Misericordia che ospita le Sette Opere della Misericordia, capolavoro insuperato di Caravaggio. Lo stesso Centro Storico da anni riempito e trafficato da turisti in arrivo da tutto il mondo. Delle indagini se ne sta occupando la Squadra Mobile della Polizia guidata da Giovanni Leuci. Secondo Lapresse la vittima era stata colpita alla nuca.
Gli agenti stanno già cercando immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per ricostruire la dinamica dei fatti. Stando alle primissime ricostruzioni riportate dall’ANSA, che citano alcuni testimoni, un uomo si sarebbe avvicinato alla vittima e avrebbe esploso un colpo alla testa di Correra prima di dileguarsi.
Il 18enne è stato trasportato velocemente all’Ospedale Vecchio Pellegrini, dove in poco tempo si sono radunati anche parenti e amici della vittima. Le sue condizioni erano apparse immediatamente disperate. Il 18enne aveva sofferto un’emorragia cerebrale. Non era stato sottoposto ad alcun intervento chirurgico. La vittima ha lottato tra la vita e la morte per alcune ore, poco dopo le 11:00 di sabato nove novembre la notizia della morte.
Correra, un particolare che non è sfuggito né alle forze dell’ordine né agli organi dell’informazione, era cugino di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto il 4 ottobre del 2020 durante una rapina sempre nel centro di Napoli. A Luigi Caiafa, proprio in piazzetta Sedil Capuano, era stato dedicato un murales in ricordo che era stato cancellato dalle autorità per non alimentare il culto di persone morte, uccise mentre esercitavano gesti o attività criminali. Una campagna che tenne parecchio banco in quegli anni, considerando anche il caso di Ugo Russo ai Quartieri Spagnoli. Circa un mese dopo, a morire in un agguato dentro casa sotto i colpi delle armi da fuoco fu Ciro Caiafa, 40 anni, padre del 17enne.
Un elemento accomuna tutti questi delitti, omicidi a sangue freddo dalla scia di sangue giovanissima e lunghissima: la notte. Sono tutti stati consumati a notte fonda o alle prime luci dell’alba. Troppo poco per spiegare o cogliere ragioni e moventi di una strage che neanche silenziosamente ma sempre dolorasmente sta trovando genitori, istituzioni, autorità, forze dell’ordine impreparate e inadeguate.