Le violenze

Cos’è successo ad Amsterdam: bandiere palestinesi strappate e caccia al tifoso israeliano, gli scontri per Ajax-Maccabi Tel Aviv

Esteri - di Redazione

8 Novembre 2024 alle 12:21

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Cos’è successo ad Amsterdam: bandiere palestinesi strappate e caccia al tifoso israeliano, gli scontri per Ajax-Maccabi Tel Aviv

Una giornata da dimenticare quella di giovedì 7 novembre ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, dove nella serata di ieri si è disputata la partita di Europa League tra i padroni di casa dell’Ajax e gli israeliani del Maccabi Tel Aviv.

Almeno 62 persone sono state fermate nel corso della notte e della mattinata odierna e almeno cinque tifosi israeliani sono rimasti feriti: questo un primo bilancio degli scontri che hanno caratterizzato il post-partita.

Video e immagini diffusi su X mostrano i tifosi israeliani attaccati e picchiati dopo la partita da gruppi di persone che urlavano slogan di sostegno alla Palestina. Un video mostra un tifoso israeliano gettato in un canale e costretto a scandire “Free Palestine”.

Una vicenda che ha provocato anche un caso politico-diplomatico: il governo israeliano ha parlato di “attacchi antisemiti”, col primo ministro Benjamin Netanyahu che ha inviato due aerei per recuperare i connazionali e facilitarne il rientro sicuro in Israele.

Governo di Tel Aviv che ha anche provveduto ad una protesta formale con quello olandese, chiedendo punizioni severe per i responsabili di quella che è apparsa come una “caccia all’ebreo”. Il nuovo ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, si recherà ad Amsterdam per una “visita diplomatica urgente” dopo gli scontri della notte. “Alla luce dei gravi eventi, il ministro degli Esteri Gideon Saar partirà presto per una visita diplomatica urgente nei Paesi Bassi”, ha affermato il ministero in una nota.

Il premier olandese Dick Schoof ha condannato le violenze: “Seguo con orrore le notizie provenienti da Amsterdam – ha scritto su X -. Attacchi antisemiti contro gli israeliani assolutamente inaccettabili. Sono in stretto contatto con tutte le persone coinvolte”.

Durissimo il commento di Geert Wilders, leader dell’estrema destra olandese e “azionista di maggioranza” del governo, noto per le sue posizioni anti-islamiche. “Un pogrom nelle strade di Amsterdam. Siamo diventati la Gaza d’Europa”, ha scritto su X Wilders, che ha anche chiesto al premier un dibattito d’urgenza in Parlamento.

Gli attacchi notturni sono stati preceduti da un pomeriggio carico di tensioni e provocazione da parte dei tifosi israeliani giunti ad Amsterdam al seguito della squadra. Video sui social mostrano decine di “tifosi” radunati nel centro di Amsterdam intonare cori inneggianti al “massacro di bambini” compiuto dall’IDF nella Striscia di Gaza, offendendo la popolazione araba. Tra i “cori” dei sostenitori israeliani: “Niente scuole a Gaza perché non ci sono più bambini“, “Lasciate che le IDF vincano per fottere gli arabi”, “Morte agli arabi, morte ai musulmani”.

Altri tifosi del Maccabi sono stati poi ripresi mentre strappavano da alcuni balconi delle bandiere palestinesi.

Nello stadio “Johan Cruijff” dell’Ajax invece, durante il minuto di silenzio dedicato alle oltre 200 vittime dell’alluvione che ha colpito Valencia in Spagna, i tifosi del Maccabi hanno fischiato e intonato cori. Un comportamento indegno “giustificato” dalla scelta del governo socialista di Pedro Sanchez di riconoscere lo Stato di Palestina e di aver chiesto lo stop alla fornitura di armi ad Israele.

di: Redazione - 8 Novembre 2024

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