La scrittrice irlandese
Chi è Sally Rooney, la “Taylor Swift della letteratura”: “Intermezzo”, il nuovo romanzo della voce di una generazione
Hype alle stelle per l'uscita del quarto romanzo della scrittrice irlandese, a 33 anni un fenomeno mondiale
Cultura - di Antonio Lamorte
Non si vedeva dai tempi di Harry Potter o dall’autobiografia del principe Harry un hype del genere. Certo è che un’allure più letteraria circonda Sally Rooney: definita la narratrice di una generazione, i Millennials, quelli nati tra fine anni ’80 e inizio anni ’90 e cresciuti negli anni zero, al suo quarto romanzo, Intermezzo, pubblicato a fine settembre nei paesi anglofoni, uscirà in Italia martedì 12 novembre, sempre per Einaudi con la traduzione di Norman Gobetti, come i primi tre romanzi della scrittrice irlandese diventata nel giro di pochi anni un’autrice di culto.
Milioni di copie vendute in tutto il mondo e due serie tv tratte dai due primi romanzi hanno contribuito a rendere Rooney, a soli 33 anni, un unicum a livello mondiale. Già per il precedente romanzo, Dove sei, mondo bello?, la casa editrice aveva farcito la promozione di merchandising con cappellini, scatole personalizzate, tote bag, magliette, ombrelli. Farrar, Straus and Giroux ha messo in piedi un’operazione imponente, con 2500 copie spedite in anticipo a lettrici e lettori forti, vip e influencer negli Stati Uniti. Alcune librerie hanno deciso di aprire a mezzanotte in occasione dell’uscita del quarto romanzo.
Scrittrice sostanzialmente senza trama, le sue storie si occupano soprattutto delle relazioni umane, di come i giovani – di solito i protagonisti dei romanzi sono suoi coetanei – comunicano, approcciano il mondo, affrontano le sue strutture e sovrastrutture, gli incontri e i fraintendimenti, la seduzione e il rifiuto, il corteggiamento e l’assenza, l’abbandono e la politica, la solitudine e il sesso. “Scrivo per provare l’esperienza di vivere altre vite. Una delle cose che trovo difficile da accettare è che ho una vita sola davanti. Sono condannata a essere me stessa fino alla fine dei miei giorni. Essere una romanziera mi offre una via di uscita”.
Chi è Sally Rooney
L’hanno chiamata “la voce della sua generazione” e “la Jane Austen dei Millennial” e la “Salinger della Snapchat generation” e la “Taylor Swift della letteratura”. Parlarne tra amici, il suo esordio, lo scrisse alla fine degli studi al Trinity College di Dublino. Aveva 26 anni quando fu pubblicato, divenne un successo grazie al passaparola. Persone Normali è uscito nel 2018, fu candidato al Man Booker Prize e vinse il premio di romanzo dell’anno agli Irish Book Awards. Ha spesso parlato di quanto sia importante per lei la privacy, sua e della sua famiglia, ha detto anche di aver rimpianto di non aver scritto con uno pseudonimo come Elena Ferrante.
È irlandese, classe 1991, tra i volti principali di un’esplosione notevole di prodotti culturali irlandesi. È cresciuta a Castelbar, contea di Mayo, dov’è tornata a vivere con il marito, insegnante di matematica, dopo aver vissuto a Dublino e a New York. Oltre a pubblicare racconti e poesie, era stata anche campionessa europea di dibattito prima di diventare una romanziera. Difficile inserirla in un genere: si parla di “romance letterario”. Le storie sono narrate in terza persona, i personaggi crescono, intrecciano e distruggono relazioni, si riappacificano e si fraintendono ancora. Attraverso queste persone racconta le disuguaglianze, le differenze di classe, il mondo del lavoro, quello dell’editoria, la vita di città e quella di provincia, le relazioni monogame e quelle aperte.
Visualizza questo post su Instagram
Spesso delle critiche sono state mosse proprio verso i protagonisti dei suoi romanzi, di solito bianchi borghesi del mondo occidentale. Per quanto in più occasioni abbia chiarito che non scrive autofiction, non autobiografie, i personaggi dei suoi romanzi spesso le somigliano per estrazione sociale e caratteristiche. Altre perplessità sono state sollevate in merito alle modalità di massiccio merchandising tramite il quale vengono promosso i suoi libri: un paradosso rispetto alle idee progressiste, di sinistra, marxiste dell’autrice.
A livello politico, oltre a quello che si intravede attraverso i suoi romanzi, Sally Rooney ha rifiutato di vendere i diritti alle case editrici israeliane in sostegno del movimento Boycott, Divestment, Sanctions. Ha definito le operazioni dello Stato Ebraico a Gaza, scatenate dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, un “genocidio”. Si è espressa a favore del diritto all’aborto e alla casa. Si definisce femminista. Per alcuni è sopravvalutata: sicuramente ha restituito il sentimento di un momento per una determinata fascia di persone nel mondo occidentale.
Di cosa parla “Intermezzo”, l’ultimo romanzo di Sally Rooney
Intermezzo racconta la storia di due fratelli, Peter e Ivan Koubek, un avvocato e un talento degli scacchi, entrambi innamorati: di una donna più giovane il primo e di una più anziana il secondo. Il romanzo racconta le loro relazioni familiari e romantiche. La morte del padre, la politica, il sesso, la filosofia morale, lo stato d’animo precario e inquieto dei Millennials, il patriarcato e il capitalismo. L’autrice ha parlato, in un’intervista al quotidiano britannico Times, di “un omaggio inconscio all’Ulisse”, ovvero il romanzo di James Joyce che ha ispirato la scrittura della prima pagina del romanzo e alcune parti dedicate ai due protagonisti. Forse la novità più pregnante è l’apparizione di un lutto e la centralità di due figure maschili.
A La Lettura, il settimanale de Il Corriere della Sera, Rooney ha raccontato di essersi interessata agli scacchi durante i lockdown per la pandemia e di aver avuto una prima idea per un racconto nel 2021. “Questo è un romanzo sul ricercare – ha detto nell’intervista – in un certo senso, si potrebbe dire che la ricerca del fratello maggiore, Peter, riguarda il passato, mentre quella del fratello minore, Ivan, riguarda il futuro. E forse quello che entrambi finiscono (casualmente) per trovare è il momento presente. Ma soprattutto la loro ricerca riguarda le altre persone – e lo stesso vale per Margaret, Sylvia e Noemi, le donne nella loro vita – tutti i miei romanzi parlano dei piaceri e delle difficoltà dello stare con gli altri. Credo che sia un tema pressoché inesauribile – o quantomeno, io dicerto non l’ho ancora nemmeno lontanamente esaurito”.
Il successo di Sally Rooney
Intermezzo ha già venduto 40mila copie, le recensioni uscite finora parlano di aspettative grossomodo ripagate. C’è molto sesso. Rooney raccoglie anche l’enorme seguito che hanno avuto le due serie tv tratte dai suoi primi due romanzi. Persone Normali in particolare, uscito su Hulu nell’aprile del 2020, fu un successo di pubblico e di critica e contribuì a lanciare le carriere degli attori Paul Mescal e Daisy Edgar-Jones. La stessa Rooney aveva scritto la sceneggiatura. Non era stata coinvolta nella scrittura di quella di Parlarne tra amici, che non ha avuto lo stesso successo ed esito della seconda serie. Al momento, ha detto lei stessa al New York Times, non ci sarà un adattamento per il suo terzo romanzo, Dove sei, mondo bello?. “Ho pensato che è il momento giusto per fermarsi e lasciare al romanzo il tempo di essere se stesso per un poco”.
Visualizza questo post su Instagram