Il giallo di Piacenza

Piacenza, per la morte della 13enne Aurora spunta un “supertestimone”: “L’ex fidanzato l’ha buttata giù dal balcone”

Cronaca - di Redazione

30 Ottobre 2024 alle 15:31

Condividi l'articolo

Piacenza, per la morte della 13enne Aurora spunta un “supertestimone”: “L’ex fidanzato l’ha buttata giù dal balcone”

Aurora sarebbe stata giù dal balcone. È quello che ha riferito agli inquirenti quello che viene definito un “supertestimone”, circostanza e dichiarazioni che hanno spinto la Procura per i minori di Bologna, che coordina le indagini dei carabinieri di Piacenza, a emettere il fermo nei confronti del fidanzato 15enne accusato dell’omicidio della 13enne morta la mattina del 25 ottobre a Piacenza dopo essere precipitata dall’ottavo del palazzo di via IV Novembre in cui abitava con la madre e la sorella maggiore.

Il “supertestimone” del caso Aurora

Le rivelazioni del testimone oculare avrebbero quindi convinto la Procura per i minorenni di Bologna a disporre il fermo per il ragazzo, che in un primo momento era stato invece rilasciato e indagato a piede libero.

Non solo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, riferisce l’Ansa, dopo essere essere stata spinta oltre la ringhiera del balcone al settimo piano del palazzo dove viveva, Aurora ha tentato disperatamente di aggrapparsi alla ringhiera stessa, ma il fidanzato a quel punto l’avrebbe colpita ripetutamente con le mani, con l’obiettivo di farla cadere. Il fidanzato 15enne, indagato per omicidio volontario, è stato fermato lunedì pomeriggio e risponde anche del porto di un cacciavite di circa 15 centimetri.

La convalida del fermo

Proprio questa mattina il 15enne è stato sentito per un’ora e mezza nell’udienza di convalida del fermo tenuta al Tribunale del Pratello. “Ha risposto, perché si deve avvalere della facoltà di non rispondere?”, si è limitato a dire ai cronisti il suo difensore, avvocato Ettore Maini, che non ha voluto chiarire ulteriormente il contenuto delle dichiarazioni del ragazzo, che oggi ha ricevuto anche la visita della madre prima dell’udienza presso il Centro di prima accoglienza dove è detenuto.

Domani invece prenderanno il via le analisi disposte dalla Procura di Bologna sui dispositivi informatici, telefoni e altro, sequestrati nel corso dell’indagine sulla morte di Aurora. L’accertamento, secondo quanto riferisce l’Ansa, è stato disposto nelle forme dell’incidente probatorio e le parti possono nominare consulenti.

La madre di Aurora: “È stato un infanticidio”

La famiglia di Aurora si dice certa che quello della 13enne sia un femminicidio. La madre, Morena, ne aveva parlato così in un colloquio col Corriere della Sera: “Sapevo che avevano un rapporto conflittuale. Aurora mi raccontava che lui la umiliava, dicendole che non era per niente bella, che era uno stecchino, che tutti la deridevano alle spalle”.

Il genitore aveva quindi aggiunto che la figlia “mi aveva raccontato che litigavano spesso e lui la faceva soffrire, ma mi illudevo che fossero i problemi tra due fidanzatini quasi coetanei. Mai avrei immaginato tanta violenza. Mai avrei potuto credere che fosse un mostro fino a questo punto. Ha ucciso una bambina. Non è stato un femminicidio, ma un infanticidio”.

di: Redazione - 30 Ottobre 2024

Condividi l'articolo