La storia
Come si vive alle Svalbard, il racconto di ‘Giulia al Polo’ nell’isola dove sono vietati i gatti: “Amo il freddo e l’aurora”
Ha 27 anni, è nata a Trieste e dall'età di 16 anni ha iniziato a viaggiare e a vivere all'estero. Da quasi due anni vive 'tra i ghiacci' all'estremo Nord del mondo e sui social sta documentando questa sua affascinante esperienza
Interviste - di Andrea Aversa
Da quasi due anni, per la precisione dal novembre 2022, ha deciso di vivere in quello che è forse il punto più a Nord ed estremo d’Europa. A 27 anni, dopo essersi laureata, Giulia Di Marino, nota come Giulia al Polo, si è trasferita alle isole Svalbard. Questo è un territorio che si trova sopra il circolo polare artico, un’oasi naturale dove vivono gli orsi polari e dove sono vietati i gatti (per preservare la vita di alcune specie rare di uccelli). Nell’isola principale c’è la Svalbard Global Seed Vault, una banca dei semi che serve a preservare la flora nel caso di catastrofi che dovessero colpire il mondo. Ma le Svalbard sono anche altro: grazie a un sottosuolo ricco di materie prime e le tante miniere di carbone, queste isole sono caratterizzate da un trattato e da una tassazione speciali. Di fatto sono parte della Norvegia e dell’Unione Europea ma alle sue risorse possono accedere quei paesi che hanno aderito a tali accordi. E tra questi c’è anche la Russia.
Chi è Giulia Di Marino, ‘Giulia al Polo’
Luogo dalla grande storia, dall’incontro di popoli e culture, nonostante il clima rigido, le Svalbard sono – dunque – la nuova casa di Giulia, nata a Trieste e con nonni napoletani. A l’Unità ha voluto precisare con forza: “Sono qui per scelta. Da quando avevo 16 anni ho viaggiato all’estero. Ho vissuto a Londra e in Austria. Il freddo mi piace e quando mi sono imbattuta nella storia di queste isole ho deciso di partire. Il mio sogno era quello di ammirare l’aurora boreale. Così ho mandato un po’ di curriculum e quando mi hanno risposto, ho accettato il lavoro, ho fatto la valigia e ho preso l’aereo. Lavoro come receptionist in un hotel (una ex residenza per minatori, ndr) ma nel tempo libero amo documentare sui social la mia vita qui. Penso che possa essere molto interessante mostrare alle persone le sfaccettature di un posto magico e particolare come questo, anche perché poco conosciuto“.
Isole Svalbard: la voglia di viaggiare, di conoscere e di essere liberi
Dell’Italia le mancano ovviamente gli affetti, la famiglia e gli amici. Ma anche il cibo, tuttavia – ha spiegato Giulia – “qui sto bene, è la mia dimensione, è la mia vita. So che posso tornare a casa quando voglio e questo mi dà serenità. I miei genitori non sono stati molto d’accordo sul fatto che io volessi trasferirmi da queste parti. Loro sono un po’ diversi da me e non hanno accettato la mia decisione. Ancora devono venire a trovarmi. Per ora è venuto solo un mio zio fotografo che, considerati i meravigliosi panorami delle Svalbard, ha avuto molto da fare“. Non bisogna farsi ingannare dal freddo, alle Svalbard si possono fare tante cose, in base a ciò che offrono le diverse stagioni. Ci si può tranquillamente arrivare in aereo da Oslo o tramite le navi da crociera. C’è l’università e il turismo è diventato una delle principali attività economiche. “Questa delle Svalbard – ci ha rivelato Giulia – non è che una tappa. Il mio obiettivo è quello di continuare a viaggiare e ad esplorare il mondo“.
Le foto di Giulia Di Marino