L'evento

Art Days Napoli 2024, alla Nami Gallery la mostra di Stefano Parisio Perrotti ‘X VOTO per grazia non ricevuta’

L'appuntamento, che rientra nella prestigiosa kermesse culturale, è per giovedì 24 ottobre alle ore 17

Cultura - di Redazione Web

21 Ottobre 2024 alle 13:35

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Art Days Napoli 2024, alla Nami Gallery la mostra di Stefano Parisio Perrotti ‘X VOTO per grazia non ricevuta’

Il concept di Artdays 2024 trae ispirazione da una rilettura critica e contemporanea della raccolta seicentesca di fiabe Lo Cunto de li Cunti overo lo trattenimento de’ peccerille – noto anche come il Pentamerone – di Giambattista Basile. La molteplicità narrativa de Il Racconto dei Racconti lascia emergere e unisce diverse esperienze e prospettive invitando alla scoperta, allo scambio; alla stessa maniera la costruzione annuale di Art Days promuove questa pratica di incontro e scambio : cogliendo queste suggestioni e tessendo questi racconti nasce La foresta di fili. X voto, per grazia non ricevuta è un racconto votivo contemporaneo che tesse i fili di un dialogo rispettoso della tradizione ma al contempo irriverente. Ex voto – per promessa – è un regalo, una donazione offerta dai fedeli a scopo votivo per ringraziare la divinità in segno di riconoscenza, per una grazia ricevuta. Piccoli dipinti, oggetti preziosi o simbolici: è un impegno che il fedele assume purché vengano esaudite le sue richieste, ovvero un ringraziamento per una grazia ricevuta.

Art Days Napoli 2024

E in caso di – per grazia non ricevuta – si delinea un racconto tra sacro e profano che affianca alla profonda devozione il tono sacrilego della superstizione e della magia, lo cunto affascinante e ammaliante, dal sapore profondamente contraddittorio. Attraverso i lavori in esposizione di Stefano Parisio Perrotti l’offerta votiva si esprime con ironia, prendendo con filosofia anche quella grazia non ricevuta, senza farne mai un dramma. Il vovente della grazia non ricevuta vive la sua vita quotidiana senza angoscia alcuna, l’intervento soprannaturale va in soccorso di chi chiede la grazia, per risolverne la crisi, ma non sempre esaudisce, si sa. Una sacralità non stereotipata che scorre nelle semplici storie quotidiane, nei drammi consumati o scampati, nella tragedia e nella gioia delle piccole o grandi parentesi della vita di ognuno, “per scansata jastemma“. Il percorso espositivo si compone di racconti brevi, ciascuno corredato da simboli votivi impreziositi da foglie d’oro e d’argento, su fondi in cangiante velluto, a narrare brevi storie di “non” salvezza dal sapore surreale.

Alla Nami Gallery la mostra ‘X Voto per grazia non ricevuta’ di Stefano Parisio Perrotti

Il cuore sacro e la sua valenza simbolica – “o core dint’o zucchero” – propulsore della vita simbolo di emozioni intense, il riferimento agli ex voto anatomici oltre a quelle parti del corpo più segrete o la parodistica “graziella ricevuta” raccontano in forma di favola – sfiorando lo stile barocco pop, talvolta edulcorato dalle tinte forti – la dialettica sacro-profano. Completano il percorso i gioielli in argento che emulano le offerte votive dei fedeli alle divinità, protagoniste nelle immagini sacre e dettagli preziosi della statue degli dei. Le opere di Stefano Parisio Perrotti richiamano l’attenzione su un manufatto – l’ex voto– molto amato a livello popolare, che sembra appartenere al passato ma di fatto è radicato nella cultura come oggetto di curiosità, come credenza che si pone al confine con la superstizione e con il sacro. L’ex voto, spesso ignorato dalla storia dell’arte, è fortemente radicato nella storia non solo religiosa, ma anche e soprattutto simbolo di una devozione che esprime narrazioni emotive affrontando temi come la vita, la malattia, la rinascita.

Le foto

E le composizioni sulle pareti delle chiese, come siamo abituati a vederle, così caotiche e debordanti, raccontano il caos della vita, un caos carico di suggestioni emotive. Questa forma di devozione popolare ha affascinato artisti di tutti i tempi, per raccontare e ringraziare o per ottenere un aiuto a costruire la Grande Bellezza, come la chiamava Yves Klein riferendosi al suo lavoro. L’inaspettata scoperta nel 1979 dell’ex-voto a Santa Rita da Cascia insieme alle suppliche fa luce sull’esaltazione mistica e artistica di Yves Klein che con l’ex-voto fatto di un contenitore di plastica trasparente, diviso in scomparti contenenti pigmenti blu, oro in foglie e un manoscritto di sette foglietti di carta tenuti da un filo di cotone, si pone sotto la protezione della Santa e invoca il suo aiuto per assicurare successo, bellezza e immortalità alla sua opera. L’ex voto per grazia non ricevuta non invoca aiuti ma sollecita delle riflessioni giocose e pungenti, mai irriguardose. Questi racconti tra sacro – profano e antropologia, tra storia e credenze popolari saranno approfonditi in occasione della chiusura della mostra, martedì 14 novembre, ospite lo scrittore Maurizio Ponticello.

21 Ottobre 2024

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