Bilancio di 3 morti e 4 feriti
Strage familiare a Nuoro: spara alla moglie, ai figli, alla madre e a un vicino, poi si toglie la vita
Una strage familiare con un bilancio gravissimo: tre morti e quattro feriti. È quella avvenuta questa mattina a Nuoro, in Sardegna: a compierla un uomo di 45 anni, Roberto Gleboni, dipendente di Forestas (il servizio forestale dei parchi della Sardegna), che avrebbe ucciso la moglie, Giusi Massetti, e la figlia di 25 anni, ferendo altri due figli piccoli (di 10 e 14 anni).
Tra i feriti, in gravi condizioni, anche il vicino di casa e proprietario dell’appartamento della famiglia, incrociato probabilmente sul pianerottolo e colpito con l’arma da fuoco.
L’ospedale San Francesco ha invece smentito quanto filtrato questa mattina, ovvero la morte cerebrale del bambino di 10 anni: attualmente lotta tra le vita e la morte nel reparto di Rianimazione del capoluogo barbaricino. Meno gravi, invece, sono le condizioni dell’altro figlio 14enne, che è stato colpito di striscio dagli spari di pistola del padre
Un eccidio, questo, avvenuto in una palazzina di via Ichnusa. Ma Gleboni non si è fermato lì: subito dopo il 45enne ha raggiunto l’abitazione della madre in via Pinna, sparandole e ferendola gravemente alla testa. Quindi ha rivolto l’arma contro sé stesso, togliendosi la vita.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Lapresse, Gleboni e Giusi Massetti erano separati: l’uomo viveva a casa della madre, era componente del direttivo territoriale e regionale della Fai Cisl e un appassionato di armi. L’operaio forestale avrebbe sparato con una pistola semiautomatica regolarmente detenuta per uso sportivo: l’arma del delitto non è ancora stata ritrovata.
I feriti sono stati tutti trasportati dalle ambulanze del 118 all’ospedale San Francesco di Nuoro. Sulla strage sono in corso le indagini del Comando provinciale dei Carabinieri e della Questura di Nuoro, al lavoro per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’accaduto e il possibile movente dietro gli omicidi. Le due vie dove è accaduta la strage sono state blindate dalle forze dell’ordine: sul posto sono presenti anche il magistrato di turno e il medico legale.
(articolo in aggiornamento)