La tragedia
Chiara Jaconis, il video della turista uccisa a Napoli da una statuetta caduta da un balcone ai Quartieri Spagnoli: le indagini
Gli investigatori avrebbero identificato l'appartamento dal quale è cascato l'oggetto che ha colpito la giovane vittima. Verifiche per la presenza in casa di minori, l'ipotesi che l''arma del delitto' sia stata lanciata
Cronaca - di Redazione Web
Potrebbe essere stato uno dei bambini presenti in casa, minori e non imputabili, a lanciare o lasciar cadere dal balcone la statuetta che ha provocato la morte di Chiara Jaconis, la turista deceduta presso l’Ospedale del Mare di Napoli, dopo due giorni di agonia e un delicato intervento chirurgico, a causa delle gravi ferite riportate al capo dopo essere stata colpita da una scheggia dell’oggetto piovutole addosso domenica pomeriggio da un palazzo nel cuore dei Quartieri Spagnoli.
È morta Chiara Jaconis, la turista colpita e uccisa da una statuetta caduta da un balcone dei Quartieri Spagnoli a Napoli
Gli investigatori, che sono al lavoro per fare luce sulle cause della morte della giovane, hanno individuato l’abitazione dalla quale la statuetta è precipitata e dove, oltre ai bimbi, c’erano anche degli adulti. Al momento il reato ipotizzato è omicidio colposo. Intanto, il deputato Francesco Emilio Borrelli ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un video registrato da alcune telecamere di video sorveglianza, poste nei pressi del luogo della tragedia.
Le indagini e le ipotesi investigative
Dalle immagini, è stato possibile guardare Jaconis che passeggiava insieme al fidanzato – trasportando le proprie valigie – fino al momento (oscurato) in cui è stata colpita dalla statuetta. Da ieri, tra via Santa Teresella degli Spagnoli e vicoletto Sant’Anna di Palazzo, in modo spontaneo residenti e cittadini hanno deposto dei fiori in memoria della 30enne di Padova ma che viveva a Parigi. Gli inquirenti non stanno escludendo alcuna ipotesi, compresa quella dell’incidente domestico.
Chi era Chiara Jaconis e le parole di papà Gianfranco
Il papà di Chiara, Gianfranco Jaconis – noto amministratore di condomini – ha manifestato tutto il suo dolore ed ha ringraziato i medici e i sanitari che hanno cercato di salvare sua figlia: “Ora voglio solo riportarla a casa. Bastava che quell’oggetto l’avesse presa a un braccio, alla mano, alla spalla, ma l’ha centrata in pieno in testa, come se avesse preso la mira. La dinamica è fin troppo chiara, lei è passata dal sorriso al buio, alla notte. È stata una fatalità. Ho trovato un ospedale favoloso, grande professionalità e soprattutto un’umanità di cui non avevo dubbi. Sono entrati nel mio cuore. Avevo qualche pregiudizio nei confronti di Napoli, pensavo di trovare un ospedale fatiscente e invece complimenti alla sanità campana“.
Il cordoglio delle istituzioni
La giovane vittima aveva conseguito nella città veneta il diploma di maturità scientifica, prima di laurearsi in Business Administration alla Ca’ Foscari di Venezia e specializzarsi con i master in management della moda a Londra, Torino e Parigi. La 30enne aveva anche già fatto delle importanti esperienze professionali, lavorando in aziende come Moncler, Givenchy, Christian Louboutin e Prada. Ieri è anche arrivato il cordoglio da parte del Comune di Napoli, queste le parole del sindaco Gaetano Manfredi: “La notizia della morte di Chiara è un grande dolore. Ci stringiamo alla famiglia così duramente colpita da questa disgrazia che tocca profondamente tutti noi“.
La testimonianza del fidanzato
Poche ore dopo l’accaduto, il fidanzato di Chiara Jaconis aveva dichiarato: “Dovevamo andare all’aeroporto per tornare a casa, sono sconvolto per quello che è accaduto. Prima di andare all’aeroporto e imbarcarci sul nostro volo che ci avrebbe riportato a Parigi, avevamo deciso di fare un ultimo giro per visitare il centro ma mentre passeggiavamo sono caduti degli oggetti dal terzo piano di una palazzina. È caduta prima una bottiglia e poi una statua di colore grigio, sembrava un vaso di marmo“.