A Mafa
Strage di Boko Haram: almeno 81 morti negli attentati in Nigeria, case date alle fiamme e dispersi
Arrivati a bordo di motociclette, i miliziani fondamentalisti hanno aperto il fuoco sui civili e appiccato il fuoco. La rappresaglia per l'uccisione di alcuni terroristi. Il bilancio si potrebbe aggravare
Esteri - di Redazione Web
Almeno 81 morti in un attacco di Boko Haram in Nigeria, nella città di Mafa, nel nord-ovest del Paese. Secondo quanto riportato da funzionari locali circa 150 miliziani del gruppo jihadista sunnita wahhabita, arrivati in sella a motociclette, avrebbero attaccato la città, ucciso e ferito a colpi di arma da fuoco decine di persone e dato alle fiamme diverse case – per la maggior parte costruite con tetti di paglia – prima di darsi alla fuga. Ci sono dei dispersi, da chiarire se sono stati uccisi anche questi o se sono stati rapiti dai terroristi. E quindi il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora più grave.
L’attacco è stato condotto domenica pomeriggio. La sezione nigeriana di Amnesty International ha fatto sapere in un post su X che “sono in corso le ricerche di cadaveri nella boscaglia e nelle case date alle fiamme”. Sempre l’organizzazione attiva in tutto il mondo a favore dei diritti umani e della pace ha aggiunto che “questa è l’ultima di una serie di atrocità commesse da Boko Haram negli Stati di Yobe e Borno” e che “queste uccisioni che prendono di mira specificamente i civili equivalgono a crimini di guerra”.
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Perché Boko Haram ha attaccato a Mafa
Secondo il portavoce della polizia Abdulkarim Dungus, interrogato da AFP, “crediamo che si tratti di una rappresaglia per l’uccisione di due terroristi di Boko Haram da parte di gruppi di autodifesa del villaggio”. Più volte in passato i fondamentalisti avevano accusato gli abitanti di Mafa di aiutare l’esercito contro le sue operazioni contro il gruppo. I villaggi colpiti sono abitati prevalentemente da agricoltori e allevatori, spesso vittime di saccheggi ed estorsioni. A fine ottobre 2023, dopo le minacce agli abitanti, la polizia aveva ucciso diversi jihadisti nei pressi del villaggio di Kayayya. I miliziani come rappresaglia avevano ucciso 37 persone in due giorni.
Cos’è Boko Haram
Boko Haram è stata fondata nel 2002 nello stato federato del Borno, in Nigeria nord-orientale, e ha assunto posizioni sempre più estremiste a partire dal 2009, quando ha cominciato un insurrezione che secondo le stime di diversi istituti ha fatto oltre 40mila morti. Punta a imporre la Sharia, la legge sacra dell’Islam, e a combattere la corruzione e l’ingiustizia imputate alla cultura occidentale. Il gruppo si è ispirato alle azioni dei talebani afghani e si è legato all’organizzazione somala al-Shabab. Ha condotto numerosi attentati kamikaze e rapimenti di massa, come quello delle 276 studentesse di Chibok nell’aprile del 2014 e quello di circa 500 persone del marzo 2015 a Damasak. Boko Haram ha condotto attacchi anche in Paesi confinanti come Niger, Ciad e Camerun. Dal 2015 è alleata del sedicente Stato Islamico.