L'organizzazione

Cos’è il Jihad Islamico, il gruppo armato e terrorista nella Striscia di Gaza e i rapporti con Hamas e con l’Iran

Come ha specificato l’altro giorno Hamas, dei 220 ostaggi portati presumibilmente nella Striscia almeno una ventina sono nelle mani del Jihad Islamico. Il gruppo è nato prima di Hamas ed è considerato perfino più estremista. Il vertice a Beirut

Esteri - di Redazione Web

25 Ottobre 2023 alle 18:05

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Cos’è il Jihad Islamico, il gruppo armato e terrorista nella Striscia di Gaza e i rapporti con Hamas e con l’Iran

A Beirut c’era anche Ziad Al Nakhalah, leader del Jihad islamico per la Palestina (Pij) per l’incontro ad altissimo livello con Hassan Nasrallah, guida degli sciiti libanesi, e Saleh Al Arouri, vicecapo di Hamas. Un vertice di alto livello sull’asse Palestina-Beirut-Teheran sulla guerra esplosa in Medio Oriente. Anche il Jihad Islamico ha partecipato agli attacchi di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre scorso che hanno scatenato il nuovo conflitto. È considerato un’organizzazione terroristica da Israele, ovviamente, dagli Stati Uniti e dalla maggioranza dei Paesi europei.

Si tratta del secondo gruppo armato per grandezza nella Striscia di Gaza. Persegue l’obiettivo di creare uno stato islamico nell’area della Palestina. È stato fondato nel 1981 dal medico palestinese Fathi Shaqaqi e dal predicatore musulmano Shaykh Abd al-Aziz Awda, nato nel campo profughi di Jabalia. Entrambi si trovavano in Egitto, dove era nato alla fine degli anni ’20 il movimento dei Fratelli Musulmani che ispiro i due. È un movimento sunnita, nato prima e considerato anche più estremista di Hamas. Con quest’ultimo condivide il paradossale – ma tutt’altro che privo di senso o interessi – appoggio dell’Iran, Paese protagonista dell’Islam sciita.

I fondatori vennero espulsi dall’Egitto nella Striscia e cominciarono la loro lotta armata. Il gruppo si spostò prima in Libano e poi a Damasco, in Siria. Ramificazioni sono presenti anche in Iran e in Sudan. Le Brigate Al Quds sono la componente militare, composta da piccole cellule. Contestualmente alla creazione di uno stato musulmano il gruppo persegue la distruzione dello Stato di Israele. Come ha specificato l’altro giorno anche Hamas, dei 220 ostaggi prelevati e portati presumibilmente nella Striscia lo scorso 7 ottobre, almeno una ventina sono nelle mani del Jihad Islamico. A differenza di Hamas non ha o non ha proprio voluto sviluppare grandi responsabilità da un punto di vista amministrativo se quelle prettamente militari.

Non è disponibile ad alcuna trattativa o discussione sul riconoscimento dello Stato ebraico. Ha rifiutato ogni compromesso o riavvicinamento compresi gli Accordi di Oslo del 1993 quando israeliani e palestinesi si riconobbero per la prima volta come legittimi interlocutori. Il Jihad Islamico ha continuato nei giorni scorsi a lanciare razzi verso il territorio di Israele. Dalla fine degli anni ’80 l’organizzazione ha condotto attacchi suicidi e terroristici contro civili e militari israeliani. Secondo il Council on Foreign Relations statunitense il gruppo riceve decine di milioni di dollari all’anno dall’Iran. “Quando parlate di Hamas, non potete dimenticarvi del Jihad. Quando parlate del Jihad, non potete dimenticarvi di Hezbollah. Quando parlate di Hezbollah, non potete dimenticarvi dell’Iran…”, ha spiegato il quotidiano libanese L’Orient Le Jour a proposito dell’incontro di Beirut di ieri pomeriggio.

25 Ottobre 2023

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