L'incidente
Barca affonda al largo di Palermo, sei dispersi: “colpita” da una tromba d’aria, recuperato un corpo
Dramma all’alba di lunedì 19 agosto al largo di Palermo, nel tratto di mare davanti a Porticello. Qui una barca a vela di circa 50 metri, con 22 persone a bordo, è affondata intorno alle cinque del mattino.
Al momento, come riferisce LaPresse, 15 persone sono state salvate dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco: sei persone risultano invece disperse.
L’imbarcazione sarebbe affondata a causa della tromba d’aria che si è abbattuta sulla zona. I sommozzatori dei vigili del fuoco si sono già immersi per raggiungere lo scafo, a 49 metri di profondità a circa mezzo miglio dalla costa.
Il corpo di uno dei dispersi è stato individuato e recuperato dai vigili del fuoco a fianco dell’imbarcazione Bayesian: si tratta di un membro dell’equipaggio, il cuoco, cittadino di Antigua nato in Canada.
#Palermo, naufragio imbarcazione davanti alla costa di Porticello, 15 persone salvate, 7 segnalate come disperse: dall’alba #sommozzatori dei #vigilidelfuoco impegnati nelle ricerche. Relitto individuato a 50 metri di profondità, in arrivo sommozzatori speleo [#19agosto 10:00] pic.twitter.com/IJGP2aRRWB
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) August 19, 2024
La barca a vela Bayesian e i dispersi
L’imbarcazione affondata si chiama Bayesian e batte bandiera inglese: a bordo c’erano per lo più britannici, ma anche un neozelandese, un cittadino dello Sri-Lanka, due anglo francesi e un irlandese. Tra le persone tratte in salvo dai sommozzatori dei vigili del fuoco e dai militari della Capitaneria anche una bambina di un anno, che è stata trasportata all’ospedale “Di Cristina” di Palermo.
All’appello mancano quattro britannici e due americani. Tutti erano a bordo del veliero per una vacanza premio organizzata dalla società dell’imprenditore inglese Mike Lynch, che risulta disperso. Membro della Royal Society, 59 anni, Lynch è co-fondatore di Autonomy Corporation e fondatore di Invoke Capital oltre che co-fondatore della società di sicurezza informatica Darktrace.
🔵 #Palermo “Bayesian”, così si chiama la barca a vela affondata questa mattina davanti a #Porticello. Ora si trova a 49 metri di profondità. Delle 22 persone a bordo, 7 sono ancora disperse. Nel video gli effetti del nubifragio che sarebbe all’origine della tragedia pic.twitter.com/G3ObhxaTxx
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) August 19, 2024
La Bayesan, barca a vela di 56 metri con stazza lorda di 473 tonnellate, è stata costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008 e ristrutturata nel 2020. Secondo “Vessel finder”, sito che traccia le rotte delle imbarcazioni, la barca è arrivata a Porticello dopo una sosta a Milazzo e un passaggio davanti a Cefalù.
La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio. I primi accertamenti dell’autorità giudiziaria sono stati delegati alla Guardia costiera di Porticello.
La testimonianza
Della tragedia avvenuta al largo di Porticello vi sono anche delle testimonianze. Come quella di Charlotte, la mamma di 35 anni che è stata salvata insieme alla figlia Sofia di un anno. La donna era a bordo dello yacht Bayesian con il marito e i colleghi di una società di Londra e alcuni parenti.
“Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”, ha raccontato la donna all’Ansa. Ora Charlotte si trova all’ospedale dei Bambini nella stanza della figlia. La bimba sta benissimo e anche la mamma ha solo un’escoriazione, già curata. Charlotte ha potuto sentire il marito, anche lui salvo.
“È stato terribile. In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo”, ha aggiunto la 35enne, che continua a chiedere le condizioni degli altri passeggeri della barca a vela. Dall’ospedale hanno fatto sapere che “sia i genitori che la bimba stanno bene dal punto di vista clinico sono assistiti da psicologi perché molto scossi. Hanno vissuto un’esperienza traumatica”. Un medico su RaiNews24 ha raccontato la prima testimonianza della donna, subito dopo la tragedia. La 35enne ha detto “che a un certo punto mentre dormiva, c’è stato un ribaltamento del natante e si sono trovati in acqua, diversi sono riusciti a salire sulla scialuppa, altri non ce l’hanno fatta. Lei, ha raccontato, ha tenuto stretta sua figlia e a impedire che affondasse tenendo alzate le braccia”.
(articolo in aggiornamento)