Ennesimo dramma

Bracciante indiano muore nei campi di Latina, il caso Satnam già dimenticato: ipotesi malore per il caldo

Cronaca - di Redazione

18 Agosto 2024 alle 14:59

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Bracciante indiano muore nei campi di Latina, il caso Satnam già dimenticato: ipotesi malore per il caldo

Come Satnam Singh è morto mentre lavorava sotto il sole cocente della campagna pontina.

Dalvir Singh, 54 anni, bracciante indiano di etnia sikh, è morto venerdì 16 agosto in un’azienda agricola di Borgo Piave, frazione di Latina: l’uomo è morto per un malore, probabilmente dovuto al caldo e alla fatica, anche se solo l’autopsia già disposta dalla Procura di Latina potrà chiarire completamente la vicenda.

A dare l’allarme è stato il suo datore di lavoro che ha detto di averlo trovato privo di sensi sul terreno, un un campo di strada del Crocifisso dove era andato per aprire l’impianto di irrigazione: Singh era impiegato, stando a quanto emerso dai primi riscontri, con regolare contratto di lavoro e con permesso di soggiorno, lavorando per una società specializzata in silvicoltura.

A nulla è valsa la corsa dei soccorritori del pronto intervento sanitario, con Singh che è morto poco dopo.

Sulla morte del bracciante indiano è stata aperta una indagine: bisognerà infatti capire se sono state rispettate le norme sulla sicurezza sul lavoro e se il bracciante ha effettuato i controlli sanitari obbligatori,  norme solitamente poco rispettate nel settore. Le verifiche sono state affidate ai carabinieri e al servizio di prevenzione e sicurezza della Asl di Latina.

Sempre nello stesso territorio, le campagne attorno Latina, meno di due mesi fa era morto Satnam Singh: anche lui bracciante, anche lui indiano, morì dopo essere stato abbandonato davanti casa dal datore di lavoro con un braccio tranciato da un macchinario avvolgiplastica.

L’ennesima tragedia che ha spinto il capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto, a rivolgersi all’esecutivo Meloni ed in particolare alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone.

“Un altro bracciante è morto nelle campagne di Latina. Stroncato da caldo perché nessuno dovrebbe lavorare nei campi a quaranta gradi all’ombra. Si chiamava Dalvir Singh e aveva 54 anni. Dunque, non va tutto bene, checché ne dica la ministra Calderone. Non basta qualche retata episodica per certificare l’irregolarità di alcune aziende a risolvere questa emergenza nazionale. Serve una strategia più efficace contro il caporalato e contro lo sfruttamento. Quella che manca a un Governo che sta allargando le maglie della precarietà e che continua con una politica di bassi salari e di competizione sfrenata sul costo del lavoro. Non è accettabile che a due mesi dall’omicidio di Satnam Singh siamo di nuovo punto e daccapo. Gli spot che durano l’arco di un paio di servizi al tg vengono purtroppo smentiti dalla realtà che è tragica e ingiusta. Chiediamo alla ministra di riferire al Parlamento lo stato delle politiche di contrasto all’insicurezza sul lavoro nei campi. Non può più sottrarsi come ha fatto in tutti questi mesi”, le parole di Scotto.

di: Redazione - 18 Agosto 2024

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