Mpox
Vaiolo delle scimmie: l’Oms dichiara il Monkeypox emergenza sanitaria globale, i casi in Italia, i vaccini
È la seconda volta in tre anni. 100mila persone colpite in 116 Paesi, in Africa necessari 10 milioni di vaccini
News - di Redazione Web
Per la seconda volta in tre anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria globale. Era già successo a luglio 2022. 100mila persone colpite dall’epidemia in 116 Paesi, circa 200 le vittime secondo il New York Times. La minaccia questa volta sembra più letale.
L’MPXV, monkeypox virus, è simile allo scomparso vaiolo umano. Infetta le scimmie, il primo caso di trasmissione umana era stato segnalato nel 1970. I sintomi: febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e dolore ai linfonodi. Soltanto successivamente emergono pustole cutanee sul volto e sul corpo. La trasmissione avviene per contatto diretto con fluidi corporei, come sangue, goccioline respiratorie, saliva, secrezioni genitali, essudato di lesioni cutanee e crosta. La diffusione maggiore sembra avvenire in caso di rapporti sessuali tra maschi.
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Il vaiolo delle scimmie in Italia
La diagnosi è prevalentemente clinica verificata tramite altri esami come analisi del dna virale specifico. Al momento i casi tracciati in Italia non erano di grave entità, hanno comunque bisogno di monitoraggio clinico. Se ne sono registrati nove negli ultimi due mesi tra Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Da maggio 2022 1.056, 262 dei quali collegati a viaggi all’estero. La maggioranza ha riguardato maschi, range tra i 14 e 71 anni di età.
“Il rilevamento e la rapida diffusione di un nuovo clade di mpox nella Repubblica Democratica del Congo orientale, il suo rilevamento nei paesi vicini che non avevano precedentemente segnalato l’mpox e il potenziale di ulteriore diffusione all’interno dell’Africa e oltre è molto preoccupante”, ha detto il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. Soltanto nella Repubblica Democratica del Congo sono stati segnalati 14mila casi e 524 decessi.
I vaccini per il vaiolo delle scimmie
Il Centro di controllo africano aveva chiesto l’emergenza sanitaria per la sicurezza continentale e aveva chiesto alla comunità internazionale di sostenere i suoi sforzi. Tim Nguyen, a capo della Unit Hig Impact Event Preparedness dell’Oms, ha detto in conferenza stampa che circa 500mila dosi di vaccino MVA-BN contro l’mpox sono nella disponibilità dei produttori, altre due milioni e 400mila potrebbero essere prodotte entra la fine del 2024. E nel 2025 potrebbero essere prodotte altre 10 milioni di dossi. Esiste anche una seconda dose del vaccino, la LC-16.
Il Commissario dell’Unione Europea per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha annunciato la disponibilità di 215mila vaccini per l’Africa. La Hera della Commissione europea acquisterà e donerà 175.420 dosi di vaccino Mva-Bn, l’unico vaccino contro il vaiolo delle scimmie approvato dalla Fda e dall’Emea. Altre 40mila dosi saranno donate a Hera dall’azienda farmaceutica Bavarian Nordic. Attraverso il Cdc africano i vaccini saranno distribuiti in base alle esigenze regionali ai Paesi colpiti. La vaccinazione contro il vaiolo umano offre una qualche forma di protezione, con complicanze più frequenti tra i non vaccinati (74%) rispetto ai vaccinati (39,5%). Possibili ma rare complicanze come broncopolmonite, shock secondario a diarrea e vomito, cicatrici corneali.