Indaga la Procura di Milano
Fa coming out, il padre spedisce e abbandona il figlio 16enne in Togo: “In Africa ti cureranno”
È una storia allucinante quella che collega Milano e il Togo, il Paese africano che si affaccia sul golfo di Guinea. È qui che si trova intrappolato un 16enne italiano, studente in un liceo milanese, spedito in Africa dal padre dopo la confessione del giovane di essere omosessuale.
La vicenda, raccontata oggi dal Quotidiano Nazionale, è finita alla procura dei minori e all’ambasciata: il padre del ragazzo, nato in Togo ma residente a Milano da anni, è indagato per maltrattamenti in famiglia.
La storia è arrivata sul tavolo dei magistrati dopo la denuncia ai carabinieri del padre di una compagna di scuola del 16enne. “Papà, sai che non tornerà più al liceo con me perché suo padre lo ha riportato in Africa dopo che gli ha confessato che è gay? Gli ha detto che si deve curare e che dovrà vivere là, gli ha anche preso il passaporto”, quello che la compagna di classe del 16enne ha raccontato al padre.
Quest’ultimo ha contattato il ragazzo “ostaggio” in Africa, che gli ha confermato la storia. Secondo il genitore, che vive in Italia con un altra compagna e ha un altro figlio, il 16enne gay sarebbe dovuto rimanere in Togo per alcuni mesi “per apprendere e approfondire la cultura africana che lo avrebbe “curato” dall’essere gay”. Inizialmente pensava che quella in Togo fosse una vacanza per trovare la famiglia della madre, invece è stato scaricato lì, privandolo poi del passaporto che gli sarebbe servito per imbarcarsi lo scorso 23 luglio.
Storia confermata dal 16enne anche all’ambasciata italiana ad Accra, in Ghana, che ha “competenza” anche sul vicino Togo. Al momento l’ambasciata ha di fatto le mani legate, perché senza passaporto non può fare molto, ma si è attivata per dare assistenza legale al 16enne in Togo ed assicurargli un visto.