La sentenza

Assolto con formula piena Luciano Mottola, il fatto non sussiste: l’ex sindaco di Melito è innocente

È finito il calvario dell'ex primo cittadino, bersaglio dei pm e della solita gogna mediatica che ha rivelato l'ennesima inchiesta flop per la quale 'tutto era camorra' nel comune in provincia di Napoli (poi sciolto per le presunte infiltrazioni mafiose). Eppure, ci siamo trovati di fronte - ancora una volta - alla sovversione del voto democratico e popolare a causa di indagini risultate sbagliate

Giustizia - di Andrea Aversa

25 Luglio 2024 alle 12:12

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Assolto con formula piena Luciano Mottola, il fatto non sussiste: l’ex sindaco di Melito è innocente

Dopo aver trascorso un mese in carcere e altri sette agli arresti domiciliari, poi annullati dal Tribunale del Riesame nel dicembre del 2023, oggi – dopo 210 giorni di ulteriore calvario – Luciano Mottola è stato dichiarato innocente con formula piena. Il giudice del Tribunale di Napoli Fabio Lombardo, ha assolto l’ex sindaco di Melito (comune dell’area Nord in provincia di Napoli), al termine del rito abbreviato, perché il fatto non sussiste. Quale erano le accuse? Un presunto scambio elettorale politico mafioso che avrebbe macchiato le elezioni comunali vinte proprio da Mottola nel 2021. Un’inchiesta che aveva portato la Direzione investigativa antimafia (Dia) ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 persone.

Assolto con formula piena l’ex sindaco di Melito Luciano Mottola

Un giorno speciale per Mottola che, difeso dagli avvocati Alfonso Quarto e il cugino omonimo Luciano Mottola, proprio oggi sta festeggiando i suoi 40 anni. Una batosta per la Procura di Napoli che aveva chiesto 17 condanne e nello specifico 10 anni di reclusione per l’ex sindaco e giornalista. Nel frattempo, nonostante non era ancora in corso il processo, la solita gogna mediaticagiustizialista ha fatto i suoi danni, sovvertendo ancora una volta e ingiustamente (alla luce dell’odierna sentenza), il voto democratico popolare. Queste indagini – flop, infatti, hanno causato lo scioglimento del Comune di Melito per infiltrazioni mafiose. Decreto approvato dal Ministero degli Interni lo scorso marzo che ha disposto un commissariamento di 18 mesi per l’amministrazione.

L’inchiesta – flop, gogna e giustizialismo e le condanne

Al termine del processo il giudice Lombardo ha condannato a 10 anni di reclusione Giuseppe Siviero, 8 anni e 8 mesi a Francesco Siviero, 8 anni e 8 mesi a Francesco Della Gaggia, 8 anni e 4 mesi a Luciano De Luca, 8 anni a Salvatore Chiariello e Vincenzo Marrone (padre del candidato sindaco sconfitto al primo turno), 8 anni ad Antonio De Stafano, Edoardo Napoletano, Luigi Tutino, 5 anni e 4 mesi ad Antonio Cuozzo e Luigi Ruggiero, 4 anni e 8 mesi a Marco Ascione, 2 anni e 8 mesi per Emilio Rostan (padre dell’ex deputata Michela, assolto dall’accusa di scambio elettorale politico mafioso), un anno e 8 mesi a Rosario Martinelli.

25 Luglio 2024

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