L'indagine
“Retata” nell’estrema destra di Verona, 7 arresti e 29 indagati: la maxi inchiesta sulle violenze fasciste
Verona si conferma epicentro di una galassia “nera”. È nella città veneta che risiedono gran parte delle 29 persone indagate nell’ambito di una inchiesta su diversi episodi di violenza accumunati da una stessa matrice, l’appartenenza agli ambienti di estrema destra.
Gli indagati gravitano attorno a diversi gruppi, dalla curva dell’Hellas Verona, il club di Serie A di calcio la cui tifoseria organizzata è notoriamente schierata a destra, al gruppo North Side del Chievo, fino a CasaPound. Divisi dalla fede calcistica, uniti da quella ideologica.
Chi sono gli indagati e gli arrestati di Verona
Per sette degli indagati la polizia di Verona ha anche emesso misure cautelari, in questo caso gli arresti domiciliari: ai 29 indagati sono invece contestati a vario titolo i reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere.
I sette arrestati hanno età compresa tra i 19 e i 27 anni: sei sono veronesi, uno è trentino. Secondo la Digos si tratta di “persone incapaci di contenere i propri impulsi e veicolare le proprie idee in modo pacifico”, che “traevano dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione, mostrando di considerare il ricorso alla violenza una modalità di affermazione delle proprie idee e di sopraffazione sull’avversario”, li definisce invece il giudice.
Le violenze contestate
Due gli episodi più significativi. Uno è la brutale aggressione compiuta ai danni di un giovane impegnato nella campagna sociale di “lotta alle baby gang”: siamo nel gennaio 2022 e il pestaggio è ripreso dalle telecamere in via Mazzini, a Verona.
Poi ci sono le violenze ai danni di alcuni tifosi marocchini in corso Porta Nuova, mentre assistono alle fasi finali dei Mondiali di calcio in Qatar nel dicembre 2022.
Altro episodio contestato dalla Procura scaligera è accaduto nell’estate del 2023, a margine della Festa in Rosso di Quinzano, quando fu fatta esplodere una bomba rudimentale e alcuni partecipanti furono aggrediti con bastoni e bottiglie di vetro.
La trasferta in Germania per gli Europei
Inoltre due dei sette arrestati erano tra i 67 tifosi italiani identificati lo scorso 15 giugno in Germania Dortmund, poco prima della partita tra Italia e Albania degli Europei di calcio. Erano stati intercettati dalle forze dell’ordine tedesche mentre erano in procinto di attaccare un gruppo di tifosi albanesi: durante i controlli vennero trovate bombe carta e passamontagna. Uno dei due veronesi fermati in Germania, tra l’altro, risulta anche destinatario di un Daspo internazionale.