Le rivelazioni di People
Matthew Perry, per la morte dell’attore “diverse persone” a rischio arresto: l’inchiesta sulla ketamina
La morte di Matthew Perry, l’attore statunitense 54enne trovato senza vita nella vasca idromassaggio della sua casa di Los Angeles il 28 ottobre 2023, potrebbe comportare l’accusa di “più persone”.
A scriverlo sono diversi media statunitensi, in particolare la rivista People, citando fonti di polizia: come emerso dall’autopsia svolta sulla salma dell’attore, legato indiscutibilmente al ruolo di Chandler nella serie tv Friends, Perry era stato ucciso dagli effetti della ketamina.
Oltre alla ketamina, l’autopsia ha evidenziato come anche altri fattori abbiano contribuito al decesso tra cui l’annegamento, la malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina, un farmaco usato per trattare il disturbo da uso di oppioidi. Era noto che Perry da anni lottasse contro la dipendenza da alcol e droghe, che lo aveva già trascinato in un baratro da cui stava provando ad uscire grazie ad un percorso di riabilitazione.
Law Enforcement Believes ‘Multiple People’ Should Be Charged in Matthew Perry’s Ketamine Death: Source (Exclusive) https://t.co/fprbb9vWUz
— People (@people) June 25, 2024
L’indagine sulla ketamina e i possibili arresti
Stando a fonti investigative vicine all’inchiesta, l’ufficio del procuratore deciderà a breve se sporgere denuncia contro le persone sospettate di aver in qualche modo contribuito alla morte della star, con particolare riferimento all’acquisto della droga.
Se infatti Matthew Perry era sottoposto ad un trattamento con ketamina per ansia e depressione al momento della sua morte, l’autopsia aveva al tempo stesso rivelato che la ketamina presente nel suo organismo al momento del decesso “non poteva provenire da quella terapia per infusione”.
Nel maggio scorso Tmz, sito sempre molto informato sulle vicende della star del cinema e non solo, aveva rivelato che alcuni personaggi chiave di Hollywood erano stati già interrogati in relazione alla morte dell’ex attore di Friends: “Anche se le nostre fonti non hanno potuto fornire i nomi, sappiamo che gli investigatori hanno parlato con persone note per avere una storia di uso o abuso di droga”, scriveva Tmz.
Persone che, se non fonti dirette della ketamina costata la vita a Perry, potrebbero aver fornito all’attore le informazioni che hanno portato al fornitore della droga.