Calcio
Italia agli ottavi degli Europei: 1 a 1 all’ultimo respiro con la Croazia, adesso la Svizzera
Donnarumma para un rigore a Modric, dormita generale della difesa Azzurra sull'1 a 0 degli slavi. Grande gol in extremis per il passaggio il turno
News - di Redazione Web
Sembrava ormai tutto andato, o quantomeno compromesso. E invece: all’ultimo minuto, il coraggio della rivelazione, la giocata giusta dell’ultimo entrato. E l’Italia ha pareggiato, 1 a 1, contro la Croazia nell’ultima partita del girone B degli Europei di Calcio del 2024. Ed è agli Ottavi, qualificata da seconda dopo la Spagna. Affronterà al prossimo turno la Svizzera.
Nazionale di Luciano Spalletti certo più precisa ma tutt’altro che esaltante. Primi 15 minuti del primo tempo per la Croazia che muoveva palla più velocemente, copriva il campo meglio, provava l’imbucata per andare in porta. Per la Nazionale slava era necessaria una vittoria dopo la sconfitta contro la Spagna e il pareggio contro l’Albania nelle prime due partite del girone. Poi cresceva l’Italia, che aveva un’occasione, la più nitida fino a quel momento, un colpo di testa di Bastoni su cross di Barella neutralizzato dalla grande parata dell’attento Livakovic.
La ripresa ricominciava con una Croazia meglio messa in campo, e più pericolosa. Al 53esimo il turning point del match: fallo di mano di Frattesi su conclusione di Kramaric, rigore. Il capitano della Nazionale Donnarumma si superava, si distendeva alla sua sinistra per respingere la palla scagliata dalla leggenda Modric. 0 a 0. Neanche il tempo di esultare che un cross apparentemente innocuo trovava la difesa distratta, dormita generale e non bastava un’altra grande parata di Donnarumma. Sulla respinta Modric scaricava la palla in rete e scoppiava in lacrime sotto la curva di tifosi slavi.
E a questo punto si sentiva ancora più densa la nube di pessimismo e demotivazione che aleggiavano sull’Italia dall’inizio gara. A questo punto, con soli tre punti, la Nazionale doveva sperare di essere ripescata tra le migliori terze. E invece: girandola di cambi, dentro Chiesa, Scamacca, Fagioli e Zaccagni. Scamacca non trovava la palla su ottima percussione di Chiesa sulla destra.
Al 98esimo l’Italia saliva, ci provava. Calafiori, sfortunato con la Spagna sull’autogol che era risultato decisivo nel parziale finale, attaccava l’area a testa alta. A sorpresa, tra gli avversari, trovava il varco per un passaggio che apriva il gioco sulla sinistra. Zaccagni calciava in maniera perfetta: la giocata tecnica giusta al momento giusto, e il tiro a giro sul secondo palo entrava in rete.
Una Nazionale a tratti sull’orlo di una crisi di nervi, ossessionata dalla brutta sconfitta con la Spagna. Poche idee davanti, troppo vulnerabile dietro. Da salvare quel carattere in extremis che forse neanche lei stessa sapeva di avere. Con la Croazia non ha rischiato tantissimo, è sembrata comunque in affanno. Adesso si passa alle gare da dentro o fuori. servirà qualcosa in più ma il primo obiettivo è stato raggiunto.