Accolto il reclamo
Renato Vallanzasca potrà uscire dal carcere, la decisione del Tribunale: l’ex bandito, malato, andrà in comunità

Renato Vallanzasca, l’ex capo della banda della Comasina, responsabile tra gli anni Settanta e Ottanta di rapine, sequestri, omicidi ed evasioni per cui è stato condannato a 4 ergastoli, potrà nuovamente uscire dal carcere.
Oggi 74enne e malato, con 52 anni trascorsi in cella sulle spalle, per Vallanzasca il tribunale della Sorveglianza di Milano ha stabilito che potrà nuovamente uscire dal carcere milanese di Bollate per frequentare una comunità di cura.
È stato dunque accolto il ricorso presentato dai suoi legali, Corrado Limentani e Paolo Muzzi, per consentire all’ex capo della banda della Comasina di ottenere dei permessi premio per uscire durante il giorno e tornare a frequentare una comunità terapeutica, dopo che lo scorso marzo gli erano stati revocati.
La battaglia sui permessi premio di Vallanzasca
Nel revocare i permessi premio, il giudice aveva sottolineato che le condizioni psico-fisiche di Vallanzasca erano tali che la comunità terapeutica non gli avrebbe più garantito l’assistenza necessaria. Al contrario per i suoi legali il luogo era utili ad alleviare il decadimento cognitivo di tipo degenerativo accertato dai medici, un processo irreversibile che la detenzione in carcere sta aggravando e che potrebbe essere rallentato se adeguatamente trattato.
Per questo la difesa aveva presentato ricorso, accolto dai togati Di Rosa e Caffarena del tribunale di Sorveglianza. Quei permessi, avevano spiegato i legali Corrado Limentani e Paolo Muzzi, “sono per lui una terapia, per mettere in moto cervello e parola“.
Lo sottolineava anche la relazione scritta dai medici del carcere di Bollate in cui Vallanzasca è detenuto: l’ambiente “carcerario“, si legge in una relazione, è “carente nel fornire” le cure e gli “stimoli cognitivi” di cui Vallanzasca ha bisogno e per questo andrebbe trasferito in un “ambito residenziale protetto“, in un “luogo di cura esterno“, data la sua “patologia“.
La possibile scarcerazione di Vallanzasca
Nelle prossime settimane i legali di Vallanzasca potrebbero depositare una seconda istanza al tribunale di Sorveglianza per chiedere che l’ex protagonista della mala milanese degli anni Settata e Ottanta possa scontare la sua pena ai domiciliari, affidato a una struttura dove curarsi.