Il deputato di Avs

Intervista ad Angelo Bonelli: “Così fermeremo il premierato”

Il deputato di Avs commenta il grande successo di ieri a Roma della manifestazione delle opposizioni: “Bloccheremo i progetti di Meloni”

Interviste - di Saro Camisa

19 Giugno 2024 alle 11:00 - Ultimo agg. 19 Giugno 2024 alle 15:45

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Intervista ad Angelo Bonelli: “Così fermeremo il premierato”

Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Avs Parliamo innanzitutto della piazza di ieri.
L’unico rammarico è non aver scelto una piazza più grande. Le persone presenti, che hanno riempito la piazza all’inverosimile, non erano certo solo dei partiti che l’hanno convocata, Pd, M5s, AVS e +Europa, ma molti erano cittadine e cittadini che hanno capito il rischio reale che stiamo correndo. La vera svolta di ieri è stata che tutte le opposizioni sono scese in campo, al di là delle sigle, per difendere la Costituzione e l’unità d’Italia di fronte a questo scandaloso mercimonio: premierato in cambio di autonomia differenziata. Due riforme che spaccano l’Italia, impoveriscono il Sud e marginalizzano il ruolo di garanzia del presidente della Repubblica. È importante essere uniti perché da qui può nascere una nuova fase per costruire un’alternativa alla destra di Meloni. Noi utilizzeremo gli strumenti e i regolamenti parlamentari per bloccare questa svolta negativa nei confronti del Paese. E se dovessero andare avanti, il referendum per noi è già pronto e siamo sicuri che gli italiani saranno con noi.

Lei, dal palco, ha parlato anche delle nuove, dolorose, morti in mare e di un’opposizione che deve prendere una posizione chiara.
Purtroppo, nel Mediterraneo, dopo Cutro, c’è stata un’altra strage di persone migranti: 65 dispersi con ben 26 bambini. È la dimostrazione del fallimento del G7, celebrato dalla premier Meloni come un successo proprio sul tema delle persone migranti. Mentre loro ballavano la pizzica, l’assenza di una politica comune europea sulla migrazione ha causato questa ennesima tragedia, una contraddizione moralmente inaccettabile. Le parole delle agenzie dell’Onu, Unhcr, Oim e Unicef, che hanno rimproverato l’Europa per l’assenza di un dispositivo efficiente di soccorsi in mare, pesano come macigni. Ma la premier Meloni dice che tutto va bene. Quindi, per lei, va bene una strage che dall’inizio dell’anno ha causato la morte di 800 persone nel Mediterraneo? Una media di quasi 5 persone al giorno. 800 persone che cercavano la speranza di una vita migliore, senza contare quelle prese dalle guardie costiere libiche e lasciate nel deserto dopo aver subito torture. L’opposizione unita deve far sentire la sua voce anche su questo, non basta rimanere inorriditi; in Italia e in Europa dobbiamo imporre una strategia diversa, che punti a salvare le persone migranti in mare. In Europa va messa all’opposizione questa destra che va da Meloni a Identità e Democrazia per difendere una strategia diversa sui migranti e portare avanti le politiche climatiche: il Sud Italia è devastato dalla siccità e dalla desertificazione, ma la destra a guida Meloni fa la guerra alla natura come dimostra il voto contrario del governo italiano alla legge europea sulla natura che è stata ugualmente approvata.

A proposito di Europa, che ci dice del nulla di fatto rispetto ad una maggioranza possibile? I Verdi che faranno?
Il punto fondamentale è tenere l’estrema destra fuori dalla maggioranza dell’Unione Europea. Perché questa è una destra camuffata, a partire da quella italiana di Giorgia Meloni, che non dice nulla della sua Gioventù Nazionale che nei raduni urla “Sieg Heil” e fa riferimenti espliciti e preoccupanti al nazifascismo. Come non dice nulla rispetto all’ultimo caso del consigliere di Fratelli d’Italia che ha affermato “noi di forni crematori ce ne intendiamo”. Ecco, di fronte a queste cose è incredibile il silenzio della novella Medea Giorgia Meloni, che si crede scaltra e si fa passare come destra democratica e grande statista ma copre queste efferatezze per tentare di mantenere il potere. L’opposizione deve parlare di temi concreti che toccano le famiglie, a partire dal lavoro e dalla crisi climatica, per cominciare a costruire un’azione politica condivisa e prepararci a vincere le elezioni mandando a casa questa destra pericolosa. Una destra camuffata ma che rimane ontologicamente illiberale. Per questo è stata importante la manifestazione di ieri, ma non basta. Serve urgentemente una costituente di tutta l’opposizione, perché, sono convinto, i nodi stanno venendo al pettine e questa maggioranza non durerà tutta la legislatura.

19 Giugno 2024

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