L'insetto
Pesciolini d’argento in casa: cosa sono e come si formano. Sono pericolosi? Come eliminarli
Di sicuro a moltissimi cittadini è capitato di vederli in casa. Le curiosità e tutte le informazioni
Scienza - di Andrea Aversa
Sono noti come pesciolini d’argento, argentini o acciughine. Ma l’insetto che spesso è visto in casa si chiama Lepisma saccharina. Questi piccoli vermini camminano, la maggior parte delle volte, tra i battiscopa, le vie di fuga dei pavimenti e nelle fessure delle mura. Il nostro pesciolino è un insetto lucifugo, veloce, privo di ali e sinantropico. La denominazione Lepisma saccharina è dovuta al fatto che si nutre di carboidrati come lo zucchero o gli amidi. Il pesciolino argentato, inoltre, appartiene all’ordine Zygentoma o Thysanura.
Cosa sono, come e dove si formano i pesciolini d’argento
Il Lepisma ha un colore – appunto – argentato, quasi metallico. Ha due antenne molto lunghe e sensibili, e tre lunghi cerci posteriori con funzione tattile. Il corpo può arrivare a una lunghezza di 10 millimetri e l’insetto può diventare adulto tra i quattro mesi e i tre anni. Impiega un anno se vive a temperature ambienti. Il pesciolino prolifera in ambienti umidi e può vivere dai due agli otto anni. L’insetto può avere fino a otto mutazioni e la femmina, a giuste temperature, può deporre fino a un centinaio di uova in luoghi riparati, come ad esempio le crepe nelle mura.
Come eliminare i pesciolini d’argento
L‘insetto può restare senza cibo per mesi. La sua alimentazione predilige, oltre ai carboidrati e agli zuccheri, la polvere, le rilegature di libri e francobolli, alcune tipologie di tessuti (cotone, lino e seta) e persino i capi in pelle. I pesciolini d’argento non sono pericolosi per l’essere umano. Tuttavia, per preservare libri, documenti e abbigliamento, è consigliabile utilizzare dei specifici insetticidi da spargere nelle fessure delle mura, nelle crepe di legno e sotto i battiscopa. È consigliabile avere cura della ventilazione e soprattutto della pulizia degli ambienti domestici. Bisogna fare attenzione, in particolare, a non lasciare residui di cibo.